lunedì 18 giugno 2012

LA STORIACCIA DEL TEATRO



I FATTI: appena insediatosi come Sindaco Carlo Rossini, tra tutte le verifiche inerenti al suo ruolo, è venuto a conoscenza del fatto che il Teatro Comunale non era a norma da tre anni con il C.P.I (certificato prevenzione incendi). Il certificato di prevenzione incendi, tanto per essere chiari, attesta il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione incendi e la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio. Scusate se è poco. Quindi solo per questo il Sindaco ha deciso di chiudere parte del teatro non a norma per i saggi di danza e nel frattempo si sta attrezzando per risolvere il problema nel minor tempo possibile.
Fino a qui tutto chiaro? Bene, perchè ora viene la parte meno chiara. Logica o semplicemente buon senso, vorrebbe che, dappertutto ma ancora di più nella città della tragedia del Vignola, ci si fosse arrabbiati di brutto ma non per la chiusura di alcuni palchetti ma perchè l’amministrazione per tre anni ha disatteso questa importante norma.
Al contrario si è iniziata una vera e propria campagna di disinformazione e delegittimazione delle scelte responsabili del nostro Sindaco, fatte, guarda caso, da quella parte politica che ci ha governato fino ad ora. Come se cadessero dalle nuvole o avessero gestito Marte.
Io credo che i cittadini debbano farsi la domanda che mi sono fatto io: se ci fosse stato un incendio e aveste scoperto che l’amministrazione comunale teneva il teatro comunale senza C.P.I. come avreste reagito? Possibile che serva sempre un trauma per evidenziare ciò che non va?
Riflettiamo su questa vicenda e cerchiamo, almeno nelle vicende in cui c’è in gioco il benessere dei cittadini, di estraniarci dal partitismo e di vedere e considerare le cose come sono. 
Per il bene di tutti.
Andrea

8 commenti:

  1. Ma perchè Todi e l'Italia sono la patria del buonismo, finchè non succede nulla tutto va bene, scusiamo tutti poi appena avviene qualcosa tutti pronti a puntare il dito e a fare i tuttoligi....Bah!

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  2. un Teatro storico dovrebbe avere un direttore responsabile di programnazione e tutela. punto.

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  3. Certo pensare che per tre anni ne è stato sprovvisto fa un pò paura anche se devo dire che anche io mi sono lamentata della chiusura degli ordini superiori. Però si in effetti Andrea hai ragione di fronte alle scelte responsabili bisogna mettere da parte le emozioni personali e saper ragionare. Con il senno di poi il Sindaco ha fatto bene, ora però sistemate ciò che c'è da sistemare.Silvia.

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  4. Essendo uno dei pochi sopravvissuti all'incendio del Vignola,posso affermare che secondo me, la cosa è seria, perchè le disgrazie succedono quando meno ci pensi e quando vivi e vedi quello che ho vissuto io (e non solo), su questi temi non trovi più alcuna giustificazione. Tre anni di manifestazioni al teatro, svolte al limite della capienza grazie ad escamotage e permessi temporanei in deroga concessi con il vincolo di provvedere tempestivamente agli adeguamenti sulle norme di prevenzione anti incendio,in una struttura come il nostro teatro, antica, costituita prevalentemente di legno,con agibilità un po intricata,luci e scale, avrebbero almeno richiesto che al momento dell'accesso degli utenti,si fosse avvisato che il Teatro non era sicuro e che l'utente entrava a suo rischio e pericolo,(per assurdo), come si fa con la dicitura sul pacchetto di sigarette; io sarei tra quelli che non sarebbe entrato, non per codardia, ma perchè voglio decidere io come e quando rischiare la pelle e non essere coinvolto a mia insaputa!Se oltre ai politici c'era qualche responsabile che pur a conoscenza della situazione,ha taciuto,avallato,compiaciuto,dobbiamo sempre fare finta di niente e continuare a fidarci? Mi dispiace, ma io non ci sto.
    Carlo Zoccoli

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  5. Quando 5 anni fa, dopo aver vinto le elezioni, si insediarono in comune, Ruggiano ed i suoi assessori, come una tempesta travolgente si scatenarono contro l'ex sindaco Marini, perché la Panda dell'ufficio tecnico aveva la revisione scaduta. Fecero scoppiare un caso sulla stampa, sui blog. Sembrava che tutto il comune di Todi stesse sull'orlo di una crisi per colpa di quella revisione scaduta. Tra l'altro sembrava che a fare la revisione ce l'avesse dovuta portare il sindaco stesso, cosa che probabilmente nemmeno sapeva e nemmeno, credo, doveva sapere. Oggi dinanzi a questa mancanza gravissima, perché tale è,infatti, se qualcuno non lo ricorda, Todi ha vissuto già una tragedia immane per colpa di norme non rispettate per l'antincendio (Vignola docet). Dinanzi a tutto questo l'ex sindaco non poteva non sapere, tant'è che per ogni spettacolo firmava la deroga per motivi di "emergenza". ma tutti sanno che l'emergenza, in quanto tale, può accadere una tantum, non può essere norma, altrimenti non è più emergenza. Ma non si voleva contrariare nessuno né si voleva affrontare il problema, Per tre anni si è rischiato. Questo è stato un atto incivile ed irresponsabile, soprattutto nei confronti di tutti i cittadini. Paolo

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  6. Una sola parola: VERGOGNA! Almeno per le vittime che ci sono state nella tragedia del Vignola dovevate avere rispetto!!!

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  7. Continuo a non capire perchè queste mancanze non sono rese pubbliche, con precise responsabilità. Ricordate la tettoia dello stadio? Tutti contro Vannini, poi il silenzio perchè si erano accorti che aveva ragione e la domanda in Regione era stata presentata con due giorni di ritardo sulla scadenza. Con Berlusconi la Destra almeno si difendeva con gli effetti speciali. Ora è prorio alla frutta e all'ammazzacaffè.

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  8. Che robbà ragazzi, spiegate questa cosa deleteria a dir poco al Rank che andava a dire in tutta la piazza di questa storia come se loro non avessero responsabilità (ancora non ha capito che lo mandano avanti a prende le botte e a fare le figuraccie). Che figura di m....

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