mercoledì 10 gennaio 2018

TODI, PUNTI DI VISTA DIVERSI CON UN SISTEMA DI RIFERIMENTO FISSO !


Sono a casa con la febbre. Quindi, direte voi?
Niente, seguo con placida noia le solite polemiche sulla Piazza di Todi. Obsolete, noiose e vecchie come il cucco. L’eterna lotta tra chi la vuole vuota e chi la vuole “piena”.


Però, nel frattempo, ho anche ammirato il video della 18enne Hillary Diane Andale che illustra i concetti di relatività del tempo e dei sistemi di riferimento: un capolavoro che le è valso il Breakthrough Prize (andatelo a vedere anche voi, ne vale la pena); poi ho guardato il film WONDER, straordinario, che parla di un bambino con il viso sfigurato che deve affrontare la scuola per la prima volta. La regia mi ha colpito molto perché, oltre che a mostrare il punto di vista del bambino, fa intravvedere anche quello di tutti gli altri, bulli della scuola compresi.
E ciò mi ha fatto fare una riflessione collegata: sulle solite polemiche che pervadono questa città da anni, forse più di altri Comuni, e sulle classiche divisioni che automaticamente si attivano su temi diversi, con la unica differenza che una volta le si facevano per strada e ora su fb. E allora c’ è CHI FA e CHI NON FA, CHI CRITICA e CHI NON CRITICA, CHI VUOLE LA PIAZZA “PIENA” e CHI LA VUOLE VUOTA. Ed ecco che subito ci si inizia a schierare e va in scena la solita, classica, usuale competizione di parole.
Il punto è qua: insomma, per farla breve, tanti punti di vista diversi, un unico sistema di riferimento fisso, di valutazione (non me ne vogliano i fisici per l’azzardata metafora) per vedere le cose. Questo è l' errore allora: ci si divide sempre, su tutto, e lo fa anche chi di fondo in quella diatriba c entra poco o niente. 
Al contrario ognuno dovrebbe essere libero di pensarla come vuole, rispettando l' altro. Non esistono infatti solo due visioni colorate, il bianco ed il nero, il si e il no, il giusto e lo sbagliato. Ne esistono migliaia ed ogni visione singola deve essere presa per quella che è, una visione soggettiva e quindi non iniziare per ognuna uno scontro infinito. 
Oltretutto Todi non ha bisogno di questo, ma di persone che vivono la Città, la osservano, ne valutano le iniziative con la propria testa e le proprie idee che non devono essere per forza migliori o peggiori di quelle degli altri.

Sono idee ... come tante. Punto e basta !

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