mercoledì 27 maggio 2015

SI VIS PACEM PARA POST


Analisi politica teratera sui post dei candidati illustrantiassemblee: 

- se riprendono SOLO il palco della iniziativa con le Autorità è proprio gita così così, senza infamia e senza lode 

- se riprendono a 360 gradi un sacco di cittadini è gita bene. Ma attenzione, con due distinguo: 

- se si posta e si riposta sempre la stessa assemblea vuol dire o che le sale del dopo non erano gremite o che addirittura non li ha chiamato più nessuno a discettare di politica 

- se, casualmente ma non troppo, in prima file si intravvedono le facce (mediamente dirigenziali) che sono le stesse di altre assemblee di altri candidati, vola basso l'uccello padulo 

- se si posta solo il volantinoevento propedeutico e non l'evento stesso allora non c'è scampo, è una cosa proprio venuta male 

- poi c'è la dizione del numero “magico” dei presenti sulla cui consistenza inciampa l'angoscia del candidato: 

- eravamo più di 200, 300 seduti e altrettanti in piedi (io a quelli in piedi non ho mai creduto essendo affetto da piede dolce),etc. A parte che ci fosse una riunione, di quelle plenarie, in cui il candidato ammette, si eravamo in 75 o in 36 ma uno era un neonato: no, meno di 200 non è trendy!!! A parte ciò, possibile che tutte ste migliaia di persone umbre partecipino ad una campagna molto sotto tono e seriamente segnata dall'antipolitica? 

Mi sono risposto: è il vecchio vizio italico, tutti vanno dappertutto, perchè non si sa mai. 

Conclusione: ne vedremo delle belle e in base a quelle potremo valutare, questa è una cosa seria, l'impatto politico di fb. A domenica, anzi a lunedì.

C.V.

martedì 19 maggio 2015

SEMBRA DI SOGNARE MA E' UN INCUBO (POLITICO)





Sfoggio di confusione alla grande nel centrodestra umbro: tutto comincia con il Ricci che prima, nelle ultime campagne elettorali sostiene i candidati di sinistra nei Comuni e poi si pente rapidamente sulla via di Assisi; in corso d'opera si autoconferma leader onnicomprensivo ma la destradestra non lo vota (per i motivi vedi prima) e fa altre candidature; in compenso arrivano a sostenerlo sia Alfano che Scelta Civica, tanto per non perdersi nulla, che, come si sa, a Roma stanno da un'altra parte; infine si dichiara moderato e si fa sponsorizzare dal Salvini che sta alla riservatezza e alla moderazione come Dante ai Promessi Sposi.
Il top del top però , il culmine del trasformismo confusionario e populista, viene raggiunto nel range dei candidati, presentati come volti nuovi della politica. Ne vogliamo parlare? 
Parliamone. Uno a caso tanto per fare un esempio. Claudio Serafini. Rispetto al quale tutto si può dire meno che sia poco furbo: poiché tutti sanno che lo si è se non si cambia mai opinione. Egli ,infatti, lo ricordiamo dirigente socialista in quel di Pantalla, poi assessore (per poco tempo a dire il vero) nella giunta Ruggiano, di seguito leader di una lista civica che al secondo turno nel 2012 ha cercato l'apparentamento con tutti, affamato di potere e polemiche e,oggi (infine?) punta di diamante dello schieramento Ricci, destinato a diventare il punto di riferimento nel Tuderte del cosiddetto rinnovamento. 
Cosiddetto appunto: cosa ci sia di innovativo in queste scelte successive riesce difficile capire. 
Tanti auguri alla destra tuderte e complimenti per la scelta.

lunedì 4 maggio 2015

L'UNICO FORMAGGIO UMBRO E' DI TODI !!!






COMPLIMENTI AL CASEIFICIO MONTECRISTO, VERA ECCELLENZA TUDERTE !!!

BEN ARRIVATO ITALICUM


                                                    

Scrivo queste due note a prescindere sia da come andrà a finire sia dal giudizio di sostanza (rispetto al quale dico una cosa sola: io sono sempre stato contro le preferenze perchè le ho considerate un fattore non trascurabile trainante del debito pubblico ma non ero solo, bensì in buona compagnia dei comunisti, quelli veri ovviamente). Parlo di un aspetto che mi ha colpito di questa Legge: sta funzionando come una sorta di autocoscienza pubblica, un auting, dei Partiti, cioè essa sta mettendo a nudo le VERE posizioni di essi e non le ufficiose, insomma ci fa vedere con chi abbiamo a che fare in Parlamento. Nessuno escluso beninteso.

Prendiamo il M5S: doveva fare il diavolo a quattro e si è limitato al lancio di crisantemi. Spiegazione: sono d'accordo con l'Italicum perchè, essendo il secondo partito, possono andare tranquillamente al ballottaggio e giocarsela: Così, in una nave che sembra sempre di più quella di Franceschiello, fanno ammuina e basta.

Cosa dire di FI poi? Che si limita alle invettive del Brunetta e a qualche intemerata nei TG di famiglia. Spiegazione: al caro leader, che sarà quello che sarà, ma certamente non un coglione e sa benissimo che sta gestendo la uscita di scena, interessa mantenere una base parlamentare per curare gli affari suoi e con i capilista bloccati lo può fare.
Così la Lega parla e urla d'altro perchè a lei va bene una Legge che prevede un premio alle coalizioni perchè sa che da sola non va oltre il Po. Come sempre del resto.

Veniamo al PD e prima di tutto alla sinistra Dem, che fa una cosa orribilmente sbagliata. A parole paragona l'Italicum alla legge truffa e poi non agisce di conseguenza, non va nelle piazze, come fece il PCI, non blocca i treni ma si limita delle pallide dichiarazioni del Fassina o del Gotor. Spiegazione: non è mica soltanto il fatto che uno il coraggio, se non ce lo ha, non se lo può dare, no, è che, poiché stanno pensando a d un partitino a sx del PD, la soglia bassa di accesso li aiuta a sistemare tutti i BindiD'Alema orfani di Poltrone.

Ma, anche al netto del positivo impegno chiarificatore ed efficientista Renziano, anche nella maggioranza l'Italicum pone un quesito da risolvere, che recita più o meno così: la struttura politico-organizzativa che uscì dal Lingotto Veltroniano non regge più perchè, come si vede, la disfasia iscritti/elettorato complessivo alla fine condanna il PD a disattendere il valore della funzionalità e velocità decisionale. Per cui urge un nuovo assetto.


Ma di questo, come di tante altre cose, parleremo da giugno in poi.

C.V.