giovedì 25 gennaio 2018

PICCOLE SODDISFAZIONI ! 


Il post “TODI, PUNTI DI VISTA DIVERSI CON UN SISTEMA DI RIFERIMENTO FISSO” ha raggiunto le 1981 letture effettive. 


GRAZIE !!!

ASSESSORE MARTA: NON PERVENUTA !!!

Todi per la Famiglia e Assessore Marta: i giri di parole non interessano a nessuno, tantomeno ai cittadini.

Riteniamo opportuno di dover replicare alle affermazioni contenute nel comunicato stampa a firma Todi per la Famiglia non per mero scrupolo difensivo ma per riconfermare un giudizio critico che abbiamo avuto modo di esprimere anche in altre occasioni basato innanzitutto sull'operato dei suoi rappresentanti.

Ci pare ingenua, innanzitutto, l'affermazione di non ritenersi un partito ma solo un insieme di persone che hanno composto una lista ( che peraltro ha raccolto solo una manciata di voti) che ha condiviso un programma preciso e “che è divenuto parte integrante e fondante della giunta tuderte”.

Non è esattamente questa la descrizione di un partito? L'assessore Marta si è accorta di essere un componente a tutti gli effetti della giunta comunale di centrodestra che governa la Città di Todi insieme a Forza Italia, Fratelli d'Italia, la Lega e Casapound?

Todi per la Famiglia ha fatto una scelta di campo ben chiara nella forma e nei contenuti a giudicare dal comportamento che l'assessore Marta ha fin qui tenuto, frutto di un appoggio incondizionato all'amministrazione di centrodestra esclusivamente tesa a sviluppare una politica non certo indirizzata al bene comune perché niente affatto inclusiva,solidale e rispettosa delle istanze di tutti i cittadini.. 

E' facile l'elencazione:

- sull'ordinanza sindacale che istituisce il divieto di accattonaggio anche non molesto : assessore Marta non pervenuta;

- sul vergognoso striscione contro Papa Bergoglio appeso da Casapound : assessore Marta non pervenuta;

- sulla votazione ordine del giorno riguardante la chiusura del centro di accoglienza minori non accompagnati : assessore Marta non pervenuta;

-sulla mostra dedicata a Primo Levi: assessore Marta non pervenuta;

-sulla card agevolata per usufruire degli impianti sportivi comunali non per tutti i cittadini ma solo per i residenti a Todi da almeno 5 anni: assessore Marta non pervenuta;

-sulla Mostra Migranti la Sfida dell'incontro organizzata tra gli altri dalla Diocesi di Orvieto-Todi : assessore Marta non pervenuta.

In compenso l'assessore Marta ha avuto un ruolo da protagonista nei seguenti provvedimenti:

- detrazioni aliquota Tasi per nuclei familiari con un numero uguale o superiore a tre figli minorenni senza alcun riferimento al reddito;

- censura sui libri inseriti nella biblioteca comunale;

- partecipazione eventi culturali di Casapound;

Partito Democratico Todi

QUANDO SI PENSERÀ ALLE SCUOLE? 


Questa politica che sta attuando l’amministrazione di chiusura totale verso i cittadini mi porta a porre una domanda all’assessore Marta per quanto riguarda il tema delle scuole.

Scuola materna di Pian di Porto. Le condizioni in cui versa la scuola si può definire drammatica. Dopo varie segnalazioni telefoniche e scritte ad oggi ancora non è stato risolto il problema dell’infiltrazioni di acqua che hanno provocato muffa e condensa sia nelle aule che nel refettorio. I bagni dei bambini hanno dei problemi agli scarichi così come quello dei docenti. Essendo un prefabbricato in estate è molto caldo, rendendo difficile il normale svolgimento delle attività. I 56 bambini sono costretti a fare ginnastica nell’atrio della scuola, tra armadietti e panchine. Ci tengo a sottolineare che avevo fatto presente personalmente il problema all’assessore Marta, all’assessore Baglioni e al consigliere Nulli. 

Un altro quesito riguarda il trasporto scolastico per la scuola media di Pantalla. 

L’assessore Marta ha riferito che il trasporto Pian di Porto/Pantalla verrà eliminato dato che non ci sono più ragazzi che frequenteranno la scuola a settembre. Scusate ma la mia domanda sorge spontanea... come si può affermare che non ci sono iscrizioni se ancora non sono state chiuse? Assurdo. Anche perché, proprio nella mia zona, ci sarebbero delle famiglie interessate ma si ritrovano in un limbo e non sanno come comportarsi. 

Qui si parla della salute e del futuro dei nostri figli. 

Mi sconcerta il fatto che un’amministrazione prenda sotto gamba queste situazioni e spenda la propria energia e denaro in altre cose più futili. È inutile offrire l’apertura dell’asilo nido il venerdì sera se abbiamo le scuole e i vari servizi che non funzionano; è inutile organizzare notti bianche per le famiglie e bambini e poi non avere un livello adeguato di strutture; è inutile parlare di famiglia se poi la base per far crescere i nostri figli è di scarso livello. 

A quando una politica seria ? 

Mi auguro di ricevere almeno un comunicato da parte di qualcuno che spieghi cosa intendono fare per il futuro, e che, soprattutto, prendano in mano la situazione per rimediare il rimediabile.

martedì 23 gennaio 2018

TODI PER LE “POLTRONE”





Todi per la Famiglia? Sì, ma solo se ci sono poltrone da spartire!
Non è mistero per nessuno che, all’interno della maggioranza di destra che governa Todi esistano già frizioni interne molto forti, vere e proprie crepe: adesso però le cose si mettono ancora più male. E’ di ieri, infatti, una dura e decisa presa di posizione di Adinolfi sulla stampa e nei social network nei confronti della Lega e di Casapound e delle loro politiche xenofobe e razziste. E Adinolfi è il leader nazionale de il Popolo della famiglia da cui scaturì la lista Todi per la famiglia che ha Consiglieri Comunali ed Assessore in giunta.
A questo si aggiungono le dichiarazioni di Gualtiero Bassetti - presidente della Cei - che sul tema dei migranti scandisce: “Bisogna reagire a una cultura della paura che, seppur in taluni casi comprensibile, non può mai tramutarsi in xenofobia o addirittura evocare discorsi sulla razza che pensavamo fossero sepolti definitivamente.” Il riferimento a quanto dichiarato dall’ex sindaco di Varese Attilio Fontana - candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lombardia - sul tema della “razza bianca”, forse, non è casuale.
Nulla di nuovo: tutti ci chiedevamo come fosse possibile che un movimento di ispirazione chiaramente cattolica potesse collegarsi ad un destra così xenofoba, dicendoci che non ci poteva essere ragione alcuna. E, a dirla tutta, abbiamo visto il Consigliere Perugini in difficoltà di fronte all’ODG presentato in Consiglio Comunale da Casapound - e sostenuto dalle altre forze di maggioranza - in cui si invita l’Amministrazione Comunale, di fatto, a chiudere il centro di accoglienza per minori non accompagnati.
Se guardate bene, però, abbiamo sbagliato e alla grande, perché una ragione c’è: la sete di potere, e l’attaccamento alla poltrona, che, del resto, sta divenendo l’unica caratterizzazione di  giunta malmessa e sconclusionata.
Partito Democratico Todi

lunedì 22 gennaio 2018

Appello ai riformisti Tuderti !






Alle Democratiche, ai Democratici, a tutti i Riformisti Tuderti.
Da qui al 4 marzo ci attende un impegno politico-organizzativo straordinario per contrastare una sfida doppia: infatti non solo occorre battere le tendenze populiste e conservatrici del livello nazionale ma anche avversare la maggioranza di destra che guida il Comune in maniera avventurosa, a rimorchio di una trazione leghista-postfascista con chiare derive razziste, che sta disorientando la nostra comunità, da sempre aperta e solidale.
Siamo perciò tutti chiamati ad uno sforzo eccezionale anche per evidenziare sia i positivi risultati amministrativi del Governo a guida democratica sia il nostro Programma di legislatura tanto attento ai bisogni reali dei cittadini quanto serio e scevro da promesse irrealizzabili.
La Segreteria, l’Unione Comunale ed il Gruppo Consiliare sta già lavorando per questi obiettivi. Abbiamo organizzato per questo una cena di inizio campagna elettorale con l'On. Anna Ascani presso il circolo di Ilci domenica 28 alla quale siete tutti invitati a partecipare. 
Interveniamo tutti, lavoriamo insieme, perché più partecipazione significa crescere e contare di più.

Andrea Vannini - Segretario PD Todi - 

mercoledì 10 gennaio 2018

BECHIS VERSUS MOSSUTO: le mani del Berluska sull'Umbria?


Dal '94 il Berluska si è mosso sempre, in Politica, con le stesse procedure: nessun Programma (tanto meno liberale), alleanze con chicistacistà, massiccia presenza in lista di FI di Avvocati e controllo dei media. Il bottino era ed è il Potere per il Potere, con particolare cura per gli interessi di bottega.

Vabbé, Voi direte, aria fritta e rifritta, nulla di nuovo sotto il sole di Italia. Sotto quello nazionale no, ma sotto quello umbro si. L'Umbria infatti, sempre snobbata e data per persa, buona per le improvvisate in comitiva dal Messegué, è divenuta una delle terre (a sé) promesse. Forse per bloccare la oggettiva avanzata leghista nelle nostre terre, forse avvertendo le debolezze divisionali della sinistra di Governo, fatto gli è che l'impegno del Berluska da qualche anno è andato in loco sempre più moltiplicandosi.

Come definire altrimenti le aperture a forze aspecifiche come quelle del buon Ricci, spinte fino al punto di sponsorizzarne la Presidenza? O l'abbondare nelle liste amministrative di Avvocati, poi designati anche Sindaci di Città oltremodo rappresentative? O, ancora, il defenestramento da Direttrice del Corriere dell'Umbria di Anna Mossuto, giornalista di spessore e provata indipendenza con il Bechis, che, per capire l'aria che deve tirare, ha da subito cannoneggiato la sinistra ed il Governo Regionale con fondi tanto selvatici quanto plateali a futura memoria?

Tutto chiaro. 

Anche per ciò che seguirà: se è vero la metà di quanto si dice sulla frequenza di Radio Londra (in vista della presa del Potere di questa destra tocca riorganizzarsi anche con trasmissioni clandestine), questi non sono certo accomodamenti isolati ma solo l'inizio di rinnovi e cambi che interverranno anche nelle cronache locali. Quelli scomodi? Anche nei social?

Vedremo.

TODI, PUNTI DI VISTA DIVERSI CON UN SISTEMA DI RIFERIMENTO FISSO !


Sono a casa con la febbre. Quindi, direte voi?
Niente, seguo con placida noia le solite polemiche sulla Piazza di Todi. Obsolete, noiose e vecchie come il cucco. L’eterna lotta tra chi la vuole vuota e chi la vuole “piena”.


Però, nel frattempo, ho anche ammirato il video della 18enne Hillary Diane Andale che illustra i concetti di relatività del tempo e dei sistemi di riferimento: un capolavoro che le è valso il Breakthrough Prize (andatelo a vedere anche voi, ne vale la pena); poi ho guardato il film WONDER, straordinario, che parla di un bambino con il viso sfigurato che deve affrontare la scuola per la prima volta. La regia mi ha colpito molto perché, oltre che a mostrare il punto di vista del bambino, fa intravvedere anche quello di tutti gli altri, bulli della scuola compresi.
E ciò mi ha fatto fare una riflessione collegata: sulle solite polemiche che pervadono questa città da anni, forse più di altri Comuni, e sulle classiche divisioni che automaticamente si attivano su temi diversi, con la unica differenza che una volta le si facevano per strada e ora su fb. E allora c’ è CHI FA e CHI NON FA, CHI CRITICA e CHI NON CRITICA, CHI VUOLE LA PIAZZA “PIENA” e CHI LA VUOLE VUOTA. Ed ecco che subito ci si inizia a schierare e va in scena la solita, classica, usuale competizione di parole.
Il punto è qua: insomma, per farla breve, tanti punti di vista diversi, un unico sistema di riferimento fisso, di valutazione (non me ne vogliano i fisici per l’azzardata metafora) per vedere le cose. Questo è l' errore allora: ci si divide sempre, su tutto, e lo fa anche chi di fondo in quella diatriba c entra poco o niente. 
Al contrario ognuno dovrebbe essere libero di pensarla come vuole, rispettando l' altro. Non esistono infatti solo due visioni colorate, il bianco ed il nero, il si e il no, il giusto e lo sbagliato. Ne esistono migliaia ed ogni visione singola deve essere presa per quella che è, una visione soggettiva e quindi non iniziare per ognuna uno scontro infinito. 
Oltretutto Todi non ha bisogno di questo, ma di persone che vivono la Città, la osservano, ne valutano le iniziative con la propria testa e le proprie idee che non devono essere per forza migliori o peggiori di quelle degli altri.

Sono idee ... come tante. Punto e basta !