martedì 23 gennaio 2018

TODI PER LE “POLTRONE”





Todi per la Famiglia? Sì, ma solo se ci sono poltrone da spartire!
Non è mistero per nessuno che, all’interno della maggioranza di destra che governa Todi esistano già frizioni interne molto forti, vere e proprie crepe: adesso però le cose si mettono ancora più male. E’ di ieri, infatti, una dura e decisa presa di posizione di Adinolfi sulla stampa e nei social network nei confronti della Lega e di Casapound e delle loro politiche xenofobe e razziste. E Adinolfi è il leader nazionale de il Popolo della famiglia da cui scaturì la lista Todi per la famiglia che ha Consiglieri Comunali ed Assessore in giunta.
A questo si aggiungono le dichiarazioni di Gualtiero Bassetti - presidente della Cei - che sul tema dei migranti scandisce: “Bisogna reagire a una cultura della paura che, seppur in taluni casi comprensibile, non può mai tramutarsi in xenofobia o addirittura evocare discorsi sulla razza che pensavamo fossero sepolti definitivamente.” Il riferimento a quanto dichiarato dall’ex sindaco di Varese Attilio Fontana - candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lombardia - sul tema della “razza bianca”, forse, non è casuale.
Nulla di nuovo: tutti ci chiedevamo come fosse possibile che un movimento di ispirazione chiaramente cattolica potesse collegarsi ad un destra così xenofoba, dicendoci che non ci poteva essere ragione alcuna. E, a dirla tutta, abbiamo visto il Consigliere Perugini in difficoltà di fronte all’ODG presentato in Consiglio Comunale da Casapound - e sostenuto dalle altre forze di maggioranza - in cui si invita l’Amministrazione Comunale, di fatto, a chiudere il centro di accoglienza per minori non accompagnati.
Se guardate bene, però, abbiamo sbagliato e alla grande, perché una ragione c’è: la sete di potere, e l’attaccamento alla poltrona, che, del resto, sta divenendo l’unica caratterizzazione di  giunta malmessa e sconclusionata.
Partito Democratico Todi

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