martedì 7 novembre 2017

IN SICILIA VINCE SOLO IL PARTITO DELLA ASTENSIONE !




Dei 4 milioni e seicentomila siciliani aventi diritto al voto solo il 47% è andato a votare e, per la prima volta nella Storia della Repubblica democratica nessun Partito si è avvantaggiato del clima di disaffezione dei cittadini verso la Politica.

Paradossalmente gli stessi Grillini non solo non lo intercettano ma ne sono vittime, se è vero che dal 33,6% del 2013 (con ben altre percentuali di votanti!) passano ad un risultato ben più modesto. Così riconfermandosi come Partito condannato al mai governare.

D'altra parte la stessa cosa succede nella coalizione di centrodestra, che si riprende i propri tradizionali suffragi e basta. Con Musumeci Presidente poi, considerata la maggioranza risicata in Assemblea Regionale (se ci sarà) e la presenza notevole nelle liste di pregiudicati, di parenti di pregiudicati, di parenti più o meno alla lontana di famiglie in odore di mafia, si preparano per la Sicilia 5 anni di ricatti politici, favoritismi clientelari e dispendio di risorse pubbliche, che condannerà definitivamente, nei presumibili guai giudiziari, la Sicilia alla decadenza.

Non saremmo onesti però se dicessimo che il PD esce bene da queste elezioni, pur sempre amministrative: si è determinata una evidente bocciatura, nel contesto sociale siciliano, della Giunta Crocetta, anche se è pur vero che la coalizione di centrosinistra è al 28% ed il risultato del nostro Partito sembra (perché ancora si aspettano i risultati definitivi) in linea o leggermente superiore a quello del 2012 e/o del 2013. Sbaglieremmo però se derubricassimo queste elezioni solo ad una carenza nella presenza dei leader, ad una deficienza nella coalizione (che pure c'è stata) o ad altre contingenze tattiche o strategiche perché ritengo che il vero problema che emerge e che abbiamo dinanzi a noi dem sia quello di stare di più in mezzo alla gente quotidianamente, di ascoltare i veri, reali problemi dei cittadini e di tradurli in concrete realistiche opzioni di governo. 

Noi, per questo, ci saremo. 

2 commenti:

  1. Forse sarebbe il caso di chiedersi il motivo per il quale il 53% dell'elettorato siciliano si sia astenuto dal voto. Con tale atteggiamento lo stesso dichiara di non riconoscersi in questa classe politica e nel progetto di governo proposto. Questo anche perché in una situazione di grave emergenza economica ci si è occupati eccessivamente dei pur sacrosanti diritti di civiltà e poco dello stato sociale.
    Necessita un doveroso ripensamento politico ed un esame autocritico. Recuperare i cittadini al voto ed alla partecipazione democratica è dovere specifico della vera politica.

    RispondiElimina
  2. Sono d'accordo con Michele, il PD ha dato l'immagine di una classe dirigente di discreta fattura ma chiusa in se stessa, in quella che chiamano la bolla riformista. Così gli spazi vengono occupati anche dalla destra sociale. anche a Todi occorre ritornare come tanti anni fa sul territorio.

    RispondiElimina