mercoledì 9 novembre 2016

DO YOU REMEMBER TUDERSOCIALISM ( NUMBER TWO)?



Traggo dal materiale salvato, nel '94 insieme a 4 giovani, e pubblico questa foto, scattata in piena campagna referendaria per il divorzio, per due buoni motivi.

Il primo è che, alla morte di Pannella tutti i coccodrilli evidenziavano il ruolo del defunto come il solo ad aver fatto le battaglie per i diritti civili. Niente di più falso: la iniziativa fu sempre presa e portata avanti dal trio PSI-PRI-PLI, cui si aggiungeva un recalcitrante PCI, sempre alle prese, su questi temi, con il conservatorismo sottotraccia postbellico. Semmai il Pannella fu l'unico a capire che, per supportare adeguatamente queste imprese, non era solo sufficiente la attivazione dei canali classici della propaganda ma un impatto mediatico forte giocato su altri campi, come le Tivvù, e con mezzi nuovi, come i digiuni etc.

Il secondo motivo è che la foto mi consente di ricordare alcuni importanti dirigenti PSI. A Walfiero, Maestro di Politica, dedicherò un articolo apposito, in cui mi divertirò pure a raccontare, visto che ora stanno togliendo il segreto di Stato, come un incontro niente affatto casuale, tra lui me e un altro che diventerà un Personaggio a tutto tondo della scena politica non solo locale, sulle scale del Duomo, nel '74, di fatto cambiò l'intero parterre della rappresentanza politica ed amministrativa Tuderte.
Sullo sfondo Luigi Ferretti, all'epoca ottimo Sindaco di Todi, della cui figura voglio mettere in evidenza la lezione di vita che mi ha dato: cioè come, con il tenace lavoro giornaliero, si possa conciliare ad alti livelli la attività professionale con quella politico-amministrativa.

Poi Manca. Onorevole, poi Ministro, infine Presidente Rai (si ricorda Bernabei e non lui!) fu uno dei pochi deputati che si interessò, dando importanti contributi, sempre dei problemi della comunità umbra (chi non ricorda l'apporto della Rai ai primi magnifici TodiFestival?). Ma a me preme sottolineare della sua figura, con la saggezza che ci viene dallo scorrere inesorabile del tempo, il ruolo che svolse come allenatore politico nello scoprire nuovi quadri e nel supportarli e formarli (posso dire, con onestà, che i cosiddetti Manchiani, nostri interni competitori, ci erano complessivamente superiori). Semmai se un appunto va fatto alla sua Storia è che, al di là dei miei rapporti personali, questa sua capacità non fu indirizzata all'intero corpo del PSI di allora.
Se non ricordo male....

Carlo Vannini

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