domenica 29 marzo 2015

LE PRIMARIE AI PRIMARI: SPOLETO (NON) DOCET


Chiarisco: non conosco nessuno dei Colleghi purtroppo interessati dalla vicenda. 

Riassumo: si fa il concorso per la Chirurgia di Spoleto e, come al solito, c’è chi vince e chi perde; la popolazione (chi?) insorge, come sembra dai media. Vuole Uno piuttosto che un Altro, raccoglie le firme e motiva pure tecnicamente il consenso. 

Senza andare nel down, nei retropensieri tra cui quello che queste cose succedono sempre a ridosso delle elezioni, mi corre l’obbligo di dire che questa nuova forma (Le Primarie dei Primari), per così dire democratica, dal basso sviluppata, presenta delle difficoltà attuative notevoli. 

Ad esempio il ginecologo lo facciamo eleggere solo dalle donne? Il geriatra dagli anziani e basta? Per l’ortopedico votano solo i fratturati? Ci sono poi questioni insormontabili: del tipo che i neonati come si fa a farli votare per il pediatra? Oppure l’anatomopatologo chi lo elegge visto che i morti raramente partecipano alle tornate elettorali? E per il neuropsichiatra ci vuole un albo a parte degli elettori? 

L’unica cosa che mi sento di sponsorizzare dell’iniziativa è sulla fortuna semantica dell’operazione: in effetti se non si fanno le Primarie per i primari, per chi si fanno? 

N.B.: ma vi rendete conto in quale condizione di scarsa serenità e tranquillità mettete TUTTI i Colleghi, che dovranno lavorare fianco a fianco in un ambiente così ipereccitato e di parte?

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