martedì 16 luglio 2013

ENERGIE TUDERTI: MICHELE BENEDETTI


Intanto l'abbiamo intervistato. Poi inizierà con lui una collaborazione, nella rubrica "TODI COME CI PIACE", fatta delle foto più caratteristiche e singolari della nostra Città. 
Ecco a voi Michele Benedetti.


Presentati. Di te ci interessa tutto, età studi formazione professione gusti. Ma anche ciò che ritieni di essere stato, ciò che ritieni di essere oggi ( anche cosa saresti voluto) e che vorrai rappresentare in futuro.

Sono Michele Benedetti nato nel 1990 a Todi dove ho studiato e ancora risiedo.
Diplomato all' ITCG di Todi
I miei hobby sono giocare a basket ( che pratico dall'infanzia ) e la passione per la fotografia che spero in futuro diventi il mio vero lavoro.

E’ vero che a Todi non si riesce, soprattutto da parte dei giovani, a portare avanti progetti innovativi? Se sì perché? Perché non ci sono di questi giovani o mancano risorse mezzi o canali organizzativi e politici?

Ritengo che a Todi ci sia poco spazio per progetti innovativi perché ai giovani mancano risorse e canali organizzativi per potersi esprimere nei migliori dei modi. Non sono in grado di giudicare o di attribuire da dove venga questa mancanza.
Grazie all'associazione 641 sembra che qualcosa stia cambiando e cercherò di sostenere e partecipare a questo progetto in tutti i modi possibili.

Tu, nel tuo settore di competenza, che progetti proporresti? E saresti capace non solo di lanciare l’idea ma anche di programmarli e gestirli?

La mia passione per la fotografia la metterò a disposizione per tutti gli eventi tuderti anche se ancora non sarei in grado di programmare e gestire da solo grandi progetti per il rilancio della nostra città.

La parola che fa rima con estate è giovani: lì, in quei mesi, le esperienze, le amicizie, gli amori si portano dietro suggestioni che ci rimangono dentro per sempre. Racconta la tua suggestione, quella che porterai con te ovunque andrai.

L'estate mi ha sempre portato suggestione di serate con amici semplicemente parlando e ridere delle nostre esperienze, immaginando di vivere nelle metropoli americane ma accontentandoci di stare nella nostra piccola ma bella Todi.
Fin da piccolo le mie serate si svolgevano al campetto del quartiere Europa giocando a calcio o basket con gli amici, ma quando riuscivamo ad avere il permesso dei genitori ad andare in piazza ci sembrava di essere ormai grandi e indipendenti, sensazioni che ormai non torneranno più.

Cosa vorresti dire a quelli che oggi sono più giovani di te, ai sedicenni ai diciassettenni? Non fate i nostri errori o fate come noi che….Fatevi sentire, organizzatevi o cos’altro?

Vorrei dire ai ragazzi più giovani di me di divertirsi e partecipare agli eventi e alla vita della loro città, di vivere la loro età nel miglior modo possibile, ma responsabilmente perché tutti noi siamo il futuro della nostra città.
Ogni ragazzo dovrebbe far valere le proprie idee o iniziative impegnandosi nel realizzarle senza preoccupandosi delle risposte negative, che in fin dei conti sono anche quelle che aiutano a crescere.

4 commenti:

  1. Grande Beneeeeeeeeeee!!!

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  2. DAJEEEEEEEEE MICHE'!!!!!!

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  3. Se le foto saranno pulite precise e significative come la sua intervista è un bell'inizio!

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  4. Finalmente un'intervista a un potto meritevole.

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