giovedì 11 luglio 2013

DJ'S NIGHT: CONTINUO A NON CAPIRE, DICO SUL SERIO !!!



Per fortuna che su facebook c’è chi ci spiega cosa pensiamo con dei ghirigori di ragionamento che i filosofi se li sognano. 

Chi? Sempre LORO che ci spiegano che, ancora per una volta, non c'ho capito niente e ho sbagliato di conseguenza tutto!

Tanto per fare un esempio: io, in tutta umiltà, pensavo che fosse una bella cosa far esibire nella Piazza di Todi un DJ che è un artista, uno che da quasi trent'anni è tra i migliori nel panorama italiano, che ha lavorato nei migliori club del mondo, che ha sperimentato la fusione tra i generi house e afro e che collabora, ed ha collaborato, con i migliori DJ del panorama internazionale.

PER CARITA!!!

Ignoranti, cazzoni illetterati che non sapete distinguere tra un busso ed un suono armonico! Io per primo come sempre. Un DJ è uno che fa i bussi e i bussi so' bussi, ne più e ne meno. Un DJ vale l'altro e poco importa tutto il resto.Dettagli, solo piccoli ed insignificanti dettagli.

CAPRE!!!!! 

E poi a parte l'ignoranza musicale di cui siamo macchiati tutti, io per primo, ti pare di fare un evento del genere sulla Piazza? Ma come ci è saltato in mente. Ma come si fa? Adesso perchè qualche manifestazioncina, che neanche mi ricordo bene dove si svolge, mi sembra a Perugia, raduna 36 mila persone in una serata con DJ, allora queste cose vanno fatte per forza a Todi? Adesso perchè nelle maggiori Piazze italiane si organizzano eventi del genere bisogna farli anche noi? 

CAPRE PROVINCIALI!!!!! 

La Piazza è bella vuota, intonsa, coi bar chiusi, i ristoranti sbarrati! 

E poi soprattutto PER CHI? 

Io mi ero risposto: per i giovani. Ma sti giovani in effetti chi sò? Ora a Todi esistono anche i giovani? E quando mai hanno contato qualcosa? No, no, non scherziamo, qui non so' i figli ed i nipoti di nessuno. Se parlate di quelli che hanno ballato in Piazza quelli non c'hanno ne padre ne madre. Che vadano nelle altre Piazze ma a Todi i giovani di quel genere là, si, si, insomma quelli che stanno insieme con forme di divertimento perverso tipo ballare noi non ce li vogliamo.
 Andassero a ballare su qualche altra Piazza. Insomma anche questa volta l’abbiamo fatta grossa.

 La mia superficialità mischiata ad ignoranza musical-cultural-social-psicologica-edonisticopartecipativa-politicoscombinata e chi più ne ha più ne metta tanto, effettivamente, di quello che dicono si capisce il dieci per cento, solo la parte relativa alla cattiveria invidiosa di chi non sa stare INSIEME, ancora una volta mi ha gabbato.

I criticoni, anzi i figli e i nipoti dei criticoni che allignano nei meandri della Piazza (perché la madre dei conservatori un tanto al chilo è, come si sa, sempre incinta) mi riportano, al solito, sulla retta via.

Magari solo sulla semi-retta. Perché io, a scanso di equivoci, continuerò. Se non altro per capire chi c’è dietro al megafono.

Perché basta saperlo.

Andrea

4 commenti:

  1. i radical chicchissimi sono sempre in agguato, un po perche non c'hanno nulla da fare e un po perchè loro non se riuniscono mai a parla a ride (se non de noi di come vestiamo, di come beviamo di quanto siamo villani, e un poco perchè gli piacciono le cose che non si fanno mai. Non sono mica cattivi! A proposito a chi ti riferisci dei mandanti?

    RispondiElimina
  2. Stai sempre avanti, con quella faccia da cazzo che ti contraddistingue da anni! Non ti frega mai una sega di tutti quelli che ti criticano, porti avanti le tue idee, punto! Ti stimo!

    RispondiElimina
  3. Domandatelo ai baristi che domenica mattina avevano finito la roba e non potevano servire nulla, a quelli che vendono piadine, ai ristoratori che non vedevano più anima viva se tocca farle in piazza o nò?

    RispondiElimina