martedì 15 gennaio 2013

ENERGIE TUDERTI: MATTIA LAZZONI


20 anni, diplomato con ottimi voti e una gran voglia di revitalizzare Todi. Ecco a voi l'intervista a Mattia Lazzoni.

Presentati. Di te ci interessa tutto, età studi formazione professione gusti. Ma anche ciò che ritieni di essere stato, ciò che ritieni di essere oggi ( anche cosa saresti voluto) e che vorrai rappresentare in futuro.


Sono Mattia,un ragazzo di 20 anni,faccio il parrucchiere e momentaneamente sono 
 disoccupato. Ho sempre avuto la passione per l'arte.Diplomato con ottimi voti al Liceo  artistico di Deruta,non ho trovato sbocchi lavorativi adatti. Ho deciso di buttarmi nel settore della parrucchieria,non mi piacciono i  lavori sedentari e monotoni,cerco sempre di mettere fantasia  in cio' che faccio.A volte ci riesco,a volte no.Sono un ragazzo qualunque,cresciuto nel Rione Borgo facendo i giri de bastione con la bici e rovinandomi le ginocchia sul Crispolti. Le passioni sono quelle di sempre e gli amici pure.


E’ vero che a Todi non si riesce, soprattutto da parte dei giovani, a portare avanti progetti innovativi? Se sì perché? Perché non ci sono di questi giovani o mancano risorse mezzi o canali organizzativi e politici?

Todi non è una metropoli e ne siamo tutti a conoscenza. Mancano le facoltà universitarie, aziende che promuovino dei corsi di aggiornamento su alcuni settori lavorativi; non è semplice portare avanti dei progetti, sia sul piano culturale sia sul piano lavorativo. Però la nostra è una cittadina che offre molto a chi sa apprezzare, a chi sa osservare. Viviamo immersi nel verde, i romani e i milanesi invidiano il nostro territorio e comprano case in queste bellissime campagne,è una città “vivibile”:anzi,come ha definito il prof.Levine della Kentucky University nel 1992,”la citta più vivibile al mondo”. Il che non è poco, no?
Inoltre trovo che il settore turistico vada alla grande, grazie anche a questo verde che ci distingue da altri posti. Spesso purtroppo dimentichiamo questi particolari e ci facciamo prendere dal solito stato di insofferenza che caratterizza il popolo tuderte ,ma è innegabile che mancano dei canali organizzativi adeguati per far compiere a Todi un salto di qualità.

Tu, nel tuo settore di competenza, che progetti proporresti? E saresti capace non solo di lanciare l’idea ma anche di programmarli e gestirli?

Ho avuto modo rare volte di organizzare dei progetti (culturali,artistici). Avendo frequentato il liceo artistico ho preso parte a tante mostre, sia sul ramo della grafica pubblicitaria e sia della ceramica. Ma sono abbastanza scarso sul piano organizzativo. Mi piace pensare a delle iniziative che promuovino il lavoro e la competenza dei giovani, vorrei che qualcuno si facesse notare o conoscere grazie a questi eventi. Conosco ragazzi con un potenziale pazzesco che lavorano in maniera “meccanica” in fabbriche di majoliche, che si limitano giustamente ad eseguire il lavoro assegnato. Sarebbe bello lasciare libera intraprendenza a questi soggetti, sebbene anche solo per un giorno. Sicuramente la grafica pubblicitaria offre più opportunità, più interpretazioni, dato che tutto ciò che ci circonda è grafica e soprattutto pubblicità.

La parola che fa rima con estate è giovani: lì, in quei mesi, le esperienze, le amicizie, gli amori si portano dietro suggestioni che ci rimangono dentro per sempre. Racconta la tua suggestione, quella che porterai con te ovunque andrai

L’inverno non si usciva spesso, ma l’estate ci ritrovavamo tutti quanti con i motorini parcheggiati in Piazza Garibaldi, eravamo gli stessi alla stessa ora. Mi piaceva trascorrere i pomeriggi in Piazza o sulla Rocca ,ci divertivamo, eccome se ci divertivamo. Non importava se si stava seduti su qualche panchina o si faceva una passeggiata senza meta, per noi l’importante è stato sempre stare insieme, al di la’ della noia che inevitabilmente in qualche momento della giornata ti prendeva.

Eravamo dei bastardi, quando qualcuno del gruppetto si fidanzava, insieme si andava a fare  la cosiddette “tana”, il più delle volte la ragazza imbarazzata se ne andava e ti ritrovavi l’amico che ti teneva il muso per una settimana. Poi però passava tutto, ci mancherebbe. Durante il periodo estivo trepidavamo, tutti pronti  la sera su qualche festa o sagra per andare in cerca di femmine, anzi il più delle volte in cerca di guai, si perché a quel tempo se era fidanzata o meno per noi faceva lo stesso, e le scaramucce spesso c’erano…(eravamo ragazzini ,dai).

Però eravamo sempre contenti e spensierati. Sempre. Mi è capitato di vedere ragazzini con aria insofferente , criticare e parlar male di Todi perché non offriva loro divertimenti e svaghi.
“Cazzo,avete ragione!” ho pensato subito. Poi però, ripensando alla mia infanzia, non riuscivo a capacitarmi come mai questi ragazzi sparassero a zero sulla nostra città. Forse non avevano tutti i torti, magari Todi non è la città più allegra e festaiola al mondo. Ma per quale motivo,né io, né i miei amici ci siamo mai lamentati mentre passavamo ore sulle panchine o sulle scale del Duomo? 
Dov’è la differenza tra loro e noi? A mio parere non c’è, seppur pochissimi anni di differenza soltanto. Eravamo consapevoli che le nostre giornate passavano sempre allo stesso modo, ma eravamo felici lo stesso. Forse eravamo monotoni, per carità, o più semplicemente ci accontentavamo di poco. Ho ricordi nitidi della mia infanzia, mi piace ricordare ciò che ero e ciò che facevo. Tornassi indietro di poco nel tempo magari rifarei le stesse cose, sugli stessi posti con la stessa gente. Mi dispiace pensare che per alcuni non sia così. Ognuno ha i suoi buoni motivi per criticare la città, ma le critiche di solito non sono quasi mai costruttive, escono dalla bocca come lame e trinciano tutto e tutti, ma non costruiscono.. Si, tipo “Beppe Grillo style”(non me ne vogliano i “grillini” eh, persone a me conosciute e  simpaticissime sia chiaro).

Cosa vorresti dire a quelli che oggi sono più giovani di te, ai sedicenni ai diciassettenni? Non fate i nostri errori o fate come noi che….Fatevi sentire, organizzatevi o cos’altro?

Non mi sento di dare molti consigli,non so se sarei in grado. Mi piacerebbe che il Comune promuovesse Todi puntando sui giovani, ma credo che sia stato già detto più volte. Quindi vorrei fare la critica inversa , rivolgendomi direttamente ai ragazzi: provate voi a proporre qualcosa se siete così annoiati, datevi da fare per cercare di ravvivare questo posto; la città è bella, la gente che ci abita pure…cos’è che vi frena?

4 commenti:

  1. Ma quelli che si lamentano, quelli che rompono sempre le palle a todi dove sono...Queste interviste aprono gli occhi, molti bravi ragazzi a todi pieni di voglia di fare...complimenti!

    RispondiElimina
  2. VAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!CHE CARICOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  3. In bocca la lupo per tutto!!

    RispondiElimina