venerdì 19 ottobre 2012

PIER LUIGI BERSANI PREMIER










Sosteniamo Pier Luigi Bersani Premier perché:


è una persona seria, non promette miracoli, non fa proclami, è una persona normale che ha già dimostrato di voler riformare il sistema economico italiano, senza ricorrere alle ricette liberistiche.

Riteniamo necessario oggi dimostrare che non è solo il nuovismo la ragione di una scelta, perchè sappiamo di essere noi stessi il rinnovamento avvenuto e tuttora in corso, e intendiamo parlare di contenuti, programmi, prospettive per cambiare il Paese.

Il suo programma guarda soprattutto al mondo del lavoro, in tutte le sue declinazioni, da quello precario a quello dipendente, al libero professionista, ai piccoli imprenditori, al rispetto delle regole e alla credibilità delle istituzioni, unico punto dell’Agenda Monti da cui ripartire, al taglio della spesa improduttiva per destinare le risorse risparmiate alla crescita, sotto forma di sgravi fiscali, alla riduzione del cuneo fiscale e politiche di welfare, spostando davvero la politica fiscale dai redditi alle rendite, ai diritti civili e di cittadinanza.

Riteniamo che oggi sia l’unico capace di guidare un’alleanza basata su punti programmatici inderogabili di politica economica, fiscale, estera e diritti civili.
Bersani ha dimostrato di essere capace di affrontare situazioni difficili e superarle con risultati positivi oltre ogni aspettativa. Da presidente della Regione Emilia-Romagna e da ministro dello sviluppo economico ha dimostrato come si può attuare un riformismo concreto, ispirato a principi di competitività, merito, difesa dei più deboli, con grande esperienza e competenza nel merito. Ha dimostrato di essere persona onesta e di avere una parola corrispondente alle azioni.

Alla guida del Pd ha attraversato il momento più delicato della storia del partito, subito dopo la sua nascita e la rinuncia di Veltroni, portandolo ad essere oggi il principale punto di riferimento per l’Italia in vista delle elezioni politiche.

Ha tenuto il partito unito aumentando la democrazia interna anziché ridurla o annullarla come è successo a quasi tutte le altre forze politiche parlamentari e non, partiti e moVimenti. Da maggiore esponente dell’opposizione democratica ha anteposto l’interesse elettorale immediato alla salvezza della Nazione. “Prima l’Italia” non è stato uno slogan, ma la cifra di chi è capace di pensare la politica oltre l’interesse di partito e il proprio destino personale.

Siamo con Bersani perché con lui vinciamo tutti, perché non ha mai messo il suo nome prima dell’Istituzione o dell’Organizzazione politica che guidava e che guida.
Siamo con Bersani perché parte dal costruire e non dal distruggere, dall’aggregare anziché dividere, da proporre anziché criticare, prima di tutto del partito di cui si fa parte.

Siamo con Bersani perche moralità etica senso dello stato sono fondamento stesso della politica.

Siamo con Bersani perche stiamo decidendo chi dovrà essere il candidato presidente del Consiglio del centrosinistra nella fase più difficile dell’Italia repubblicana.

Siamo con Bersani perché siamo contrari alle scorciatoie e ai facili proclami.

Per ulteriori informazioni sulla nostra campagna contattateci all’indirizzo comitatobersanitodi@gmail.com o seguite il blog http://todiora.blogspot.it/.


Il Coordinamento del Comitato a sostegno di Bersani di Todi:
Chiara Principi, Catia Massetti, Marcella Velluti, Federica Crispolti, Paolo Ferracchiati, Andrea Vannini, Massimiliano Gioffré

2 commenti:

  1. Il PD è al 30% e sta proponendo l'unica forma di democrazia. Bersani può essere il leader che fa riprendere stima per la politica.

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  2. Mi piace molto l'impostazione che abbismo voluto dare alla campagna pro Bersani e le parole usate nella presentazione dell suo profilo. Democrazia, moralità, non flsi proclami ma proposte concrete, di questo ha bisogno qisto Paese.
    Tuttavia io cedo che per ottenere consensi ora e poi in futuro quando ci saranno le elezioni, noi dobbiamo stare più vicino alla gente. Non è uno slogan, questo, ma una necessità prioritaria. Noi dobbiamo discutere, parlare, ascoltare ed ascoltarci. Si fanno troppe iniziative nelle quali il convenuto di turno parla e non si esprimono perplessità, dubbi, proposte.
    Quando abbiamo appoggiato il Governo Monti anche io ho salutato con gioia l'evento. Mi aspettavo equità, mi aspettavo che chi più aveva più avrebbe contribuito a risanare le sorti di questo travagliato Paese. >E ora devo dire che sono molto delusa: tagli lineari ai servizi ai cittadini, ai più deboli, alla sanità, contratti che non si rinnovano, diritti spesso in discussione. Ma a volte anche arroganza a scarsa considerazione delle persone, come anche le recenti dichiarazioni della Fornero dimostrano. Il lavoro, la dignità del lavoro, dei più deboli, i diritti, debbono tornare al centro del nostro impegno.
    Ecco, io credo fortemente in Bersani, ma quello che non abbiamo avuto finora in termini di giustizia sociale me lo aspetto da lui
    Grazie per questo spazio, è un buon inizio per ascoltare ed ascoltarci

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