martedì 4 settembre 2012

ENERGIE TUDERTI: MARTINA ARRIVI


 Nel presentarla non posso esimermi dal dire che è figlia della migliore professoressa che io abbia mai avuto: corretta, determinata ed equa (il che non è poco in questa categoria). Martina sembra aver ricevuto tutte queste caratteristiche e di averle applicate nella vita.
Ecco l'intervista.


Presentati. Di te ci interessa tutto, età studi formazione professione gusti. Ma anche ciò che ritieni di essere stato, ciò che ritieni di essere oggi (anche cosa saresti voluto) e che vorrai rappresentare in futuro.


Martina Arrivi, classe 1987, nata a Roma, cresciuta a Todi, attualmente vivo a Milano dove ho studiato Giurisprudenza alla Bocconi e dove sto continuando gli studi e la pratica notarile e forense. Ad oggi posso dire che non avrei fatto scelte diverse; la speranza per il futuro è quella di concretizzare gli studi e poter svolgere la professione con onestà e passione. La domanda sui gusti mi mette in difficoltà, perché non ho mai avuto “passioni laceranti”: mi piace la compagnia, il buon cibo (cucinarlo e mangiarlo), il mare, la lettura (ma solo quando posso abbandonare i “malloppi” di diritto), la moda, il cinema e anche le serie tv (confesso: specialmente quelle intellettualmente non impegnative), il tutto, però, con moderazione.


 E’ vero che a Todi non si riesce, soprattutto da parte dei giovani, a portare avanti progetti innovativi? Se sì perché? Perché non ci sono di questi giovani o mancano risorse mezzi o canali organizzativi e politici?


La verità, come al solito, sta nel mezzo. Essendo un piccolo centro, Todi non nasce come base adatta per grandi progetti, poiché non vi sono grandi imprese, non vi è un’università, non vi è un vasto bacino di utenza. Manca il mare e la montagna, luoghi dove le iniziative in qualche modo vengono da sé o sono, quantomeno, facilitate dall’ambiente. Questo implica uno sforzo maggiore da parte di chi si voglia cimentare in nuove proposte. La base per le iniziative tuttavia c’è: un forte influsso culturale, una sedimentata tradizione eno-gastronomica e il verde, caratteristiche queste che potrebbero, ad esempio, attirare ben più turismo di quanto non ce ne sia adesso. Scarseggiando le risorse finanziarie, penso che il pubblico si debba adoperare soprattutto a dare visibilità alla città, pubblicizzando le iniziative, tentando di attirare finanziamenti privati. I cittadini, dal canto loro, forse dovrebbero superare lo stato d’indolenza collettiva che notoriamente caratterizza Todi. Occorrerebbe instaurare un circolo virtuoso e a tal fine anche questo blog può dare un giusto stimolo.


 Tu, nel tuo settore di competenza, che progetti proporresti? E saresti capace non solo di lanciare l’idea ma anche di programmarli e gestirli?


Il mio settore di competenza (il diritto), sul piano operativo, è un “parassita” delle altrui iniziative, perché si sviluppa e prolifera intorno alle attività economiche, ma non vi sono molti progetti da proporre ex novo, relativamente ad esso. In più, come detto, sono ancora solo una studentessa. Sicuramente, però, Todi potrebbe essere un’ottima ubicazione per convegni giuridici: chissà se mai la vita mi darà l’opportunità, in futuro, di organizzarvene uno!


La parola che fa rima con estate è giovani: lì, in quei mesi, le esperienze, le amicizie, gli amori si portano dietro suggestioni che ci rimangono dentro per sempre. Racconta la tua suggestione, quella che porterai con te ovunque andrai.


Appena trasferitici da Roma, mia madre rimase sconvolta nel vedere che tutti i bambini a Todi andavano a scuola da soli. Le mie suggestioni di Todi sono, per l’appunto, la libertà e la spensieratezza, che si possono acquisire sin da bambini, giocando a nascondino la sera senza correre alcun rischio, e da adolescenti, scorrazzando con i motorini nelle campagne. E’ vero che a 18 anni queste suggestioni sono passate in secondo piano, perché ho desiderato spostarmi per studiare, aprirmi la mente e riscoprire la vita di città. Sono però reduce da un mese Tuderte, che mi ha veramente rigenerato: gli spazi aperti, i colori della campagna, le sagre e quant’altro sono cose che altrove non si trovano.


 Cosa vorresti dire a quelli che oggi sono più giovani di te, ai sedicenni ai diciassettenni? Non fate i nostri errori o fate come noi che….Fatevi sentire, organizzatevi o cos’altro?


1) Non perdete tempo: se avete un progetto, realizzatelo; se avete un obiettivo, conseguitelo. Anche i piccoli risultati aiutano a far di più. 2) Se decidete di vivere a Todi, cercate di renderla un posto in cui viver bene, senza aver paura di organizzare qualcosa (anche solo qualche festa), perché ne avrete benefici. La Notte Bianca, ad esempio, è stata organizzata da giovani, bene e senza strafare, ed è stata un successo. Basta poco per rallegrare la città.

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