lunedì 30 luglio 2012

ENERGIE TUDERTI



Sono sempre stato convinto che voler innovare significa anche tentare di abbattere i luoghi comuni, i quali di per sé, contengono una carica e una sostanza fortemente conservatrici. Magari iniziando dal paese, dalla città in cui si vive e si lavora. 

Iniziando, come si dice, dal basso.

E qual è il luogo comune che ci perseguita da sempre, praticamente da quando nasciamo, in quel di Todi? Che, per la sua parte, contribuisce a creare una sorta di apatia ambientale? Lo possiamo contenere in una frase: i Tuderti sono pigri, svogliati, non hanno voglia di produrre, di lavorare. E poi, anche se la avessero, sarebbe inutile perché qua non si potrebbe mai realizzare nulla di buono. Tanto è vero che quelli che si sono realizzati lo hanno dovuto fare fuori da questo contesto. Ora, se poi si chiede ai maestri di vita che propagandano quanto sopra, esempi concreti si rifugiano o nelle leggende metropolitane o nel banale.

Io che non dò mai nulla per scontato, mi sono messo in testa di contestare queste affermazioni negativiste. Per fare ciò correttamente ho analizzato da un punto di vista squisitamente sociale il problema. In parole povere mi sono chiesto quali potessero essere le componenti principali di quello che si configura come un atteggiamento culturale ai limiti del disfattismo. O meglio cosa mancherebbe alla Città. E mi sono dato questa risposta: le componenti di base per far emergere progetti di sviluppo sono fondamentalmente due, la capacità di fare proposte nuove, soprattutto dall’area giovanile, la più predisposta fisiologicamente ad innovare e la disponibilità da parte di Istituzioni, mondo del credito della formazione a fornire supporti.

Poiché io sono convinto che, al contrario dei Soloni di turno, a Todi, ci sia, nelle arti, nelle professioni, nei mestieri, una realtà giovanile molto ricca che ha l’unico torto di non avere i canali giusti per farsi apprezzare, ma che ama la propria città ed in essa vuole vivere e lavorare magari producendo qualcosa di nuovo, nel piccolo di Todiora mi voglio impegnare per darle voce.

Per questo nasce il progetto “ENERGIE TUDERTI”.

Tra qualche ora la prima intervista.

Andrea

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