mercoledì 10 gennaio 2018

BECHIS VERSUS MOSSUTO: le mani del Berluska sull'Umbria?


Dal '94 il Berluska si è mosso sempre, in Politica, con le stesse procedure: nessun Programma (tanto meno liberale), alleanze con chicistacistà, massiccia presenza in lista di FI di Avvocati e controllo dei media. Il bottino era ed è il Potere per il Potere, con particolare cura per gli interessi di bottega.

Vabbé, Voi direte, aria fritta e rifritta, nulla di nuovo sotto il sole di Italia. Sotto quello nazionale no, ma sotto quello umbro si. L'Umbria infatti, sempre snobbata e data per persa, buona per le improvvisate in comitiva dal Messegué, è divenuta una delle terre (a sé) promesse. Forse per bloccare la oggettiva avanzata leghista nelle nostre terre, forse avvertendo le debolezze divisionali della sinistra di Governo, fatto gli è che l'impegno del Berluska da qualche anno è andato in loco sempre più moltiplicandosi.

Come definire altrimenti le aperture a forze aspecifiche come quelle del buon Ricci, spinte fino al punto di sponsorizzarne la Presidenza? O l'abbondare nelle liste amministrative di Avvocati, poi designati anche Sindaci di Città oltremodo rappresentative? O, ancora, il defenestramento da Direttrice del Corriere dell'Umbria di Anna Mossuto, giornalista di spessore e provata indipendenza con il Bechis, che, per capire l'aria che deve tirare, ha da subito cannoneggiato la sinistra ed il Governo Regionale con fondi tanto selvatici quanto plateali a futura memoria?

Tutto chiaro. 

Anche per ciò che seguirà: se è vero la metà di quanto si dice sulla frequenza di Radio Londra (in vista della presa del Potere di questa destra tocca riorganizzarsi anche con trasmissioni clandestine), questi non sono certo accomodamenti isolati ma solo l'inizio di rinnovi e cambi che interverranno anche nelle cronache locali. Quelli scomodi? Anche nei social?

Vedremo.

1 commento:

  1. Carlo credo che non eri ben sintonizzato, perchè "Radio Londra" emetteva già da tempo messaggi encrypted ma non sono stati interpretati adeguatamente. La discesa dei nordisti è stata facilitata anche dalla decadenza dell'"impero romano" e la frattura delle sponde fiorentine.Noi ignari spettatori di tanto clamore, abbiamo subìto l'eco riflesso del turbine mediatico,con cauti gesti di timido risorgimento, audaci alleanze e lusinghiere profferte, ma, come memoria di Cesare ricorda, sul Tevere anzichè il Rubicone, credo proprio che... "Alea iacta est" inutili gli squilli di trombe.

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