giovedì 16 giugno 2016

DANIELE POLVERINI: CAMBIARE SI PUO' !!!



E' nato anche a Todi il “ Comitato per il Si di Todi. Cambiare SI può! “ per promuovere la riforma costituzionale approvata dal Governo, che porterà alla fine del bicameralismo paritario ed a legiferare in tempi più rapidi, alla riduzione dei costi della Politica, al taglio di sprechi ed inefficienze, a chiarire le competenze di Stato e Regioni.
Coordinatore ne è Daniele Polverini cui rivolgiamo alcune domande.

Perché avete deciso di formare questo comitato è chiaro ma con quali prerogative?


L’ obiettivo è quello di condividere e promuovere la riforma costituzionale nella convinzione che l’ Italia deve cambiare ed oggi, grazie alla riforma costituzionale, ha questa opportunità che non può farsi sfuggire. Essa nasce dalla necessità di migliorare e velocizzare la capacità decisionale nel nostro Paese, soprattutto per garantire un futuro migliore per i nostri figli. Dopo tanti anni di promesse mai mantenute, finalmente parliamo di fatti concreti. Semmai c'è la voglia di distinguersi per una apertura alla società civile e ai giovani ed in effetti nel comitato fondativo non ci sono solo iscritti al PD.

Anche al netto di questa intenzione di aprirsi come è e come sarà il rapporto col PD di Todi?


Il rapporto con il Partito Democratico è ottimo, anzi il Comitato ha preso il via su input della segreteria comunale del PD di cui anch’io faccio parte e che ringrazio per l’ impegno che sta mettendo in atto.
L’ occasione che ci viene data è molto importante, si remerà tutti nella stessa direzione coordinandosi nelle varie iniziative. Speriamo solo che molti altri verranno formati.

Quali sono i vostri obiettivi e le vostre intenzioni?


Credo che, a prescindere dal proprio credo politico o ideologico, questa sia una riforma che coinvolge tutti i cittadini, non solo cioè quelli che si riconoscono nei valori del Partito Democratico.
Noi crediamo di far parte di un Progetto sostanziale per un futuro migliore per il nostro Paese, per una Italia diversa, un Paese efficiente ed efficace ed al passo coi tempi. E’ fondamentale, come già detto, nell'informare anche ascoltare e coinvolgere i cittadini della società civile che, a volte, non si sentono appieno rappresentati.

Cosa farete ora e quali iniziative prenderete?


Per la precisione va detto che il Comitato è stato regolarmente registrato presso il " Comitato Nazionale Basta un Si " con tutte le procedure del caso. Per l'adesione basta inviare una email a " cambiaresipuo.todi@gmail.com " e va detto che non ci sono date di scadenza. A breve saremo anche presenti sui social. Per poter firmare le apposite schede referendarie lo stesso, quando esse saranno disponibili. La settimana prossima faremo una riunione con tutti i soci fondatori per stabilire cosa e come fare da oggi al 15 ottobre, incontri e banchetti per la raccolta delle firme compresi

Lasciandoci con la promessa di farci avere notizia delle vostre iniziative, cosa vuol dire per terminare?


In conclusione, mi sento di dire che non bisogna aver paura del cambiamento, neanche della nostra Costituzione. Quella americana è stata modificata una ventina di volte e quella francese ne ha subiti anche di più di cambiamenti strutturali. 
Il nostro Paese ha assoluta necessità di ripartire, di cambiare velocità e passo, di garantire a noi ed alle nuove generazioni, un futuro migliore.
Questa è l’ occasione.
Oggi, CAMBIARE SI PU0’. 

1 commento:

  1. Cari Daniele ed Andrea,
    al di la' del merito della riforma che condivido pienamente, c'é un altro validissimo motivo per votare SI e mi stupisce che la stampa italiana non ne parli. Tali notizie mi sono giunte da piu' canali del mio network personale e professionale che ho avuto l'opportunita' di sviluppare negli ultimi anni di vita all'estero, sopratutto nel mia attuale posizione nell'ambito di una nota organizzazione internazionale che si occupa anche di mercati finanziari. In caso di vittoria di NO, tutta una serie di avvoltoi o locuste che operano nei mercati finanziari (in particolare i cosiddetti hedge fund, etc.) avranno man bassa nella speculazione (short-selling) sui titolo bancari italiani che potrebbero subire perdite stratosferiche il 5 dicembre. Questo non potrebbe accadere ai BTP perche' c'e' il programma di acquisti della BCE che fa da cuscinetto. E' un rischio che il sistema bancario italiano, alle prese con il problema delle sofferenze, non puo' permettersi di correre. Oltre alla botta al sistema bancario italiano sara’ il Sistema-Paese nel suo complesso a perdere credibilita', e questo significa meno investimenti esteri. Alcuni degli effetti potrebbero essere: perdita di valore nel mercato azionario (e non solo di banche), minori rendimenti di fondi pensione, tassi di interesse per prestiti a persone ed imprese piu'alti, minori investimenti. In generale, un ulteriore rallentamento dell'economia se non una ricaduta in recessione, quindi meno posti di lavoro. Piu’ che una inversione di tendenza del declino del Sistema Paese tanto invocata, vi sarebbe una accelerazione di tale declino. Questo significa che anche quelli che voteranno contro la riforma direttamente o indirettamente perderanno molto da una vittoria del NO sull’altare di “La Costituzione no si tocca” o “Facciamo fuori Renzi”. Non c'e'molta consapevolezza del fatto che le rendite e la pensione del nonno prima o poi finiranno per molti italiani, ed un sistema economico in declino significa che anche i nipoti di chi votera' no potrebbero ritrovarsi a dover andare a pulire il sedere a vecchi nel Nord-Europa o in Cina per mangiare. Io da parte mi prendero' l'aereo da Parigi per tornare a votare il 4.
    Buon lavoro!
    Daniele

    RispondiElimina