domenica 8 marzo 2015

LA MALEDIZIONE DI VERONICA

   
                                                        

Non è vero che in Forza Italia tutti divergono su tutto. 

Su una questione sono tutti, invece d’accordo: QUELLO è fuori di testa, è arrivato-arrivato; come disse appunto Veronica anni fa, aggiungendo “portatelo subito da uno molto bravo se siete ancora in tempo”.

I seguaci (si dice tanto per non perdere il filo), in realtà divergono sul come (non) affrontare il problema: nel cerchio magico si fa sfoggio di un atteggiamento del tipo qua non succede mai niente; i Fittiani stanno da tempo dall’avvocato a preparare le carte non si sa de che, ma certo nulla di buono; I Verdiniani si danno di gomito, fanno l’occhietto e aspettano tempi  renziani migliori; l’unico che fa finta di soffrire è Alfano e questo la dice lunga  a che punto di non ritorno si è arrivati.

E QUELLO?

 Solo pelirio (volevo, giustamente, scrivere con la d, ma il tasto si rifiuta e dice che, così, è più appropriato) delirante. Percezione della realtà che lo circonda azzerata ai minimi storici ed è meglio così. Almeno non soffre. Perché al di là delle paturnie dei sottoposti, dei quali a dir la verità non gliene è mai fregato nulla, ciò che lo manderebbe di sicuro in depressione è un’altra cosa: la indifferenza sprezzante, la noncuranza cinica con cui gli altri partiti e i media trattano le sue penose vicende. 

Tutto il circo Barnum della informazione, da sempre concentrato sui suoi minimi sospiri, ora lo tratta con la sufficienza che si riserva di solito a quelli che sbroccano.

Anche questo aveva detto Veronica. 

Certo che le donne son streghe!

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