mercoledì 6 marzo 2013

NO AL PDL!!!






AL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PD

AL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD

AL SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD

Il Coordinamento comunale del Partito Democratico di Todi si è riunito in data 1 marzo 2013.

Il risultato della nostra discussione ha condotto ad assumere la risoluzione di inviare la seguente missiva.

Alla luce del risultato delle votazioni del 24 e 25 febbraio 2013, in virtù del sistema elettorale ora vigente legge n. 270 del 21 dicembre 2005 “Porcellum”, che vede la nostra coalizione “Italia Bene Comune”, guidata dal nostro partito il Partito Democratico, maggioranza assoluta alla Camera dei Deputati e maggioranza relativa al Senato della Repubblica,

prendiamo atto

dell’impossibilità di accordare solamente tramite i nostri voti la fiducia ad un governo guidato dal premier Pier Luigi Bersani, tramite una mozione motivata e votata per appello nominale (detta "mozione di fiducia") secondo l’art. 94 sezione I titolo III della costituzione italiana.

Consapevoli di questo e dell’inevitabile necessità di trovare una qualsivoglia forma di accordo con un’altra forza politica parlamentare, che porti anche alla formazione di un “governo di scopo”, o di minoranza, o tecnico o quel che sia,

riteniamo necessario

fare presente agli organi apicali nazionali del Partito Democratico, che a tutti noi iscritti e organi dirigenti del Partito Democratico di Todi risulterebbe incomprensibile ed ingiustificabile qualsiasi forma di accordo, sia manifesto che mascherato, con il partito Popolo delle Libertà rappresentato dal loro presidente Silvio Berlusconi.

Riteniamo strada percorribile, e concordiamo con la linea assunta dal Segretario Pier Lugi Bersani, il tentativo di trovare la soluzione convergendo con altre forze parlamentari alternative al PDL, sulla base di alcuni punti del nostro programma quali indicati dallo stesso Segretario: legge elettorale, taglio ai costi della politica e riforma istituzionale, conflitto di interessi, riduzione costi militari, rimborso parte crediti aziende verso la pubblica amministrazione, esenzione IMU prima casa entro i 500 euro di spesa, interventi per riavviare l’economia italiana.

Qualora al contrario l’esito finale della discussione parlamentare dovesse condurre all’aborrito esito di “governissimo” o “governo di larghe intese” assieme al PDL, richiamando ancora una volta il fondamento della scelta al senso di responsabilità del nostro partito, sottolineiamo le gravi conseguenze che ciò potrebbe determinare nella compattezza ed unità del nostro partito e nella fiducia degli elettori. Crediamo e temiamo piuttosto che questi sentimenti siano diffusi e comuni in tutta Italia.

I nostri ossequi,

Partito Democratico di Todi

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