lunedì 29 ottobre 2012

ENERGIE TUDERTI: LORENZO GRIGHI



Sono cresciuto con suo fratello e quindi lo conosco da sempre. E' un ragazzo apparentemente tranquillo ma di grande potenzialità, voglia di fare e dinamismo.
Ecco l'intervista a Lorenzo Grighi.



Presentati. Di te ci interessa tutto, età studi formazione professione gusti. Ma anche ciò che ritieni di essere stato, ciò che ritieni di essere oggi ( anche cosa saresti voluto) e che vorrai rappresentare in futuro.

Ho 26 anni, sono nato e cresciuto a Todi e mi sono laureato in Relazioni Internazionali a Perugia. Attualmente sto frequentando la Scuola di giornalismo di Perugia, una delle mie grandi passioni. L’altra è il basket. Mentre nella prima ho avuto qualche soddisfazione, e spero di farla crescere sino a farne la mia professione, la seconda mi ha regalato più dolori che gioie. Ma le passioni, si sa, non muoiono mai. Nel futuro mi vedo in un’altra città rispetto a Todi, perché mi piacerebbe un giorno arrivare in una testata nazionale, e la permanenza in questa città risulterebbe complicata. Ciò non toglie che Todi resterà sempre mia, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti.


E’ vero che a Todi non si riesce, soprattutto da parte dei giovani, a portare avanti progetti innovativi? Se sì perché? Perché non ci sono di questi giovani o mancano risorse mezzi o canali organizzativi e politici? 

I politici sono tutti ladri, si fa strada solo con le raccomandazioni, e a Todi non ci sono progetti innovativi. Ok, tutto vero, ma riduttivo. E’ facile nascondersi dietro al consueto “a Todi non se fa’ mai niente”, frase con la quale solitamente comincia e finisce ogni discussione sull’argomento. Sono d’accordo sul fatto che ogni iniziativa debba affrontare mille difficoltà per vedere la luce, ma quanti di quelli che almeno una volta hanno detto “a Todi non se fa’ mai niente” hanno poi fatto una proposta che non finisse la sua corsa sulle scale del Duomo, e buonanotte? Quanti hanno messo nero su bianco quello che volevano fare? Qualcuno l’ha fatto, e il loro esempio è sulle pagine di questo sito. Sia ben chiaro, il mio non vuole essere un attacco verso qualcuno, io stesso mi colloco nella categoria di quelli che in tanti anni non hanno fatto proposte concrete. Ma proprio per questa ragione vorrei che iniziassimo a cambiare il nostro approccio, per cancellare quell’orribile modo di dire dalle nostre discussioni.

Tu, nel tuo settore di competenza, che progetti proporresti? E saresti capace non solo di lanciare l’idea ma anche di programmarli e gestirli? 

Nel mio settore collaboro già con Città Viva, con qualche idea di allargare e di migliorare il servizio. Un sogno nel cassetto ce l’avrei, e riguarda l’altra mia grande passione: sono cresciuto sentendo parlare del torneo di basket in piazza, che portava a Todi giocatori di livello internazionale, e ho sempre sognato di veder tornare quella manifestazione e di viverla in prima persona. Ecco, mi piacerebbe (e ne avevo anche parlato con la precedente amministrazione) provare ad organizzare qualcosa di simile. Partendo in maniera semplice, con un torneo in piazza ad iscrizione libera, come ce ne sono in Umbria, senza voler fare le cose troppo in grande (almeno all’inizio). Da questa base di partenza, si potrebbe cominciare ad invitare ogni anno qualche figura importante del mondo del basket (non solo giocatori, ma anche allenatori, o giornalisti). Se la cosa funzionasse, si potrebbe cercare di arricchire ogni edizione con qualcosa di nuovo, fino a far tornare qualche squadra importante. E’ un progetto ambizioso, lo riconosco, ma non troppo lontano dalla realtà. In fondo, quanti credevano che Todi potesse ospitare tennisti del livello che si sono visti agli Internazionali dell’Umbria? (altro esempio che “a Todi non se fa’ mai niente” non è necessariamente vero).

La parola che fa rima con estate è giovani: lì, in quei mesi, le esperienze, le amicizie, gli amori si portano dietro suggestioni che ci rimangono dentro per sempre. Racconta la tua suggestione, quella che porterai con te ovunque andrai.

Troppe per citarne una. Ma c’è una cosa che porterò sempre con me di Todi: i suoi odori. Lo so, sembrerà strano dirlo, ma l’aria che si respira in piazza a Todi in una fredda mattina d’inverno, mentre si sta alzando la nebbia, è un qualcosa di unico. Ma non solo questo: l’odore della cantina durante la vendemmia, quello
del fuoco (e del vino) durante le cene con gli amici, l’erba tagliata lungo le strade di campagna (sempre un po’ in ritardo, ma non siamo qui a far polemica). Infine, ahimè, la puzza dei miei polli, motivo per cui almeno la metà della popolazione tuderte mi ha maledetto in questi anni. Chiedo pubblicamente scusa! (Ma poi il pollo arrosto lo magnate, vero?)


Cosa vorresti dire a quelli che oggi sono più giovani di te, ai sedicenni ai diciassettenni? Non fate i nostri errori o fate come noi che….Fatevi sentire, organizzatevi o cos’altro?

Premesso che ho poco anni più di loro, e che quindi non sono nella posizione di dare consigli, una cosa mi va di dirla: fate quello che volete, ma fatelo con il massimo dell’impegno. Una cosa di cui posso andare orgoglioso è quella di dare sempre il massimo in quello che faccio, anche se poi non sempre basta. Visto che ci sono ne dico un’altra: facciamo qualcosa di concreto per Todi. Le citazioni dei personaggi famosi su Facebook lasciamole a qualcun altro…

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