Le recenti attività
dell’opposizione cittadina hanno suscitato in noi, non senza un certo
divertimento, il ricordo della storiella famosa del pastore che gridava sempre
“al lupo, al lupo”: il lupo non c’era mai ed alla fine nessuno ha più creduto
alle sue parole, neanche quando il lupo arrivò davvero.
L’opposizione cittadina non ha
fatto lo stesso? Ha passato venti giorni di tempo, coinvolgendo in questa
operazione addirittura gli alti vertici regionali o nazionali dei propri
partiti, a gridare ai quattro venti che il comune sarebbe stato commissariato,
che il rendiconto 2012 non sarebbe stato approvato e che il tutto si sarebbe
svolto in evidente infrazione delle regole vigenti: tutti eventi smentiti dai
fatti e dagli organi di controllo preposti, tanto che il rendiconto 2012,
praticamente l’ultimo bilancio dell’era Ruggiano, è stato approvato senza
problemi. A questo proposito sottolineiamo l’assenza vergognosa dei consiglieri
di opposizione dalla seduta del Consiglio comunale scorso e che solo ad agosto
2012 si è riusciti ad chiudere il rendiconto 2011 che Ruggiano e la sua
amministrazione avrebbero dovuto approvare entro il 30 aprile come indicato dalla normativa.
Ma le grida non finiscono qui. Il
Consigliere Primieri ha protocollato una interrogazione per il Sindaco in cui
chiedeva quanto fossero vere le voci, evidentemente percepite passeggiando per
strada, relative ad una ipotesi di dimissioni dell’assessore Baccarelli, per
presunti contrasti con il Sindaco Rossini: notizia puntualmente smentita pubblicamente
dallo stesso assessore.
Il Partito Democratico stigmatizza
il comportamento di questa opposizione, non per motivi ideologici, sebbene
questo tipo di comportamenti rappresenti una evidente cifra politica
caratterizzante e differenziante il centro-destra dal centro-sinistra a Todi,
ma per motivi sociali e politici, in quanto una opposizione che intervenga
costantemente a spaccare l’opinione pubblica, e soprattutto esaurisca la
propria attività nel creare falsi allarmismi, mistificando spesso artatamente
la realtà, non solo rappresenta un impoverimento del sistema politico, ma
rischia anche di danneggiare la stessa comunità.
La differenza tra chi grida “al
lupo” e chi in una situazione difficile economicamente e socialmente come
quella attuale si impegna fortemente per il bene di questa città è dimostrabile
in molti modi: non ultimo la recente iniziativa sostenuta dal gruppo consiliare
del PD nella quale sono intervenuti i parlamentari del Partito Democratico
Nadia Ginetti e Walter Verini (entrambi nelle commissioni giustizia di Senato e
Camera) sul decreto di riordino della geografia giudiziaria.
Su questo
argomento c’è da rilevare che l’Amministrazione Rossini, con il sostegno di
tutte le forze politiche della coalizione a partire dal Partito Democratico, ha
già creato le condizioni per la sopravvivenza del Giudice di Pace a Todi.
Inoltre, grazie ad un costante rapporto con i nostri rappresentanti del Partito
Democratico in Parlamento e con la Regione Umbria, si sta cercando di risolvere la stortura della
soppressione della sede distaccata del tribunale di Todi con l’accorpamento al
Tribunale di Spoleto, cercando di far tornare i territori dei Comuni della
Media Valle del Tevere nell’ambito della competenza territoriale del Tribunale
di Perugia come logica e logistica vorrebbero. Il centro-destra, anche quando
era al governo, fu solo capace di organizzare un incontro a Todi nel 2011 con l’allora
Senatore Benedetti Valentini, noto per essere stato uno dei principali fautori
dell’accorpamento della sede di Todi a Spoleto.
A questo punto ci verrebbe quasi
da dire, ma il copyright non lo permetterebbe : “le chiacchiere stanno a zero!”.
Partito Democratico Di Todi
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