mercoledì 5 giugno 2013

AL LUPO AL LUPO ATTO 2°: LA RIORGANIZZAZIONE DEL COMUNE !!!



Ancora una volta siamo costretti a prendere atto dello stato di totale inadeguatezza del Pdl tuderte. Non abbiamo intenzione di portare il dibattito cittadino al basso livello del gossip e delle insinuazioni, ma non dobbiamo permettere che le informazioni vengano travisate tralasciando alcuni punti fondamentali che riguardano la riorganizzazione della macchina comunale.

Siamo stupiti dal fatto che chi governava fino ad un anno fa la città intervenga in questi giorni sulla stampa con insinuazioni che riguardano direttamente il personale amministrativo, dipendenti con cui hanno collaborato e di cui conoscono capacità e meriti. Siamo colpiti dal fatto che un partito che vanta tra le proprie file “fior fior” di uomini di legge non apprezzi la differenza fra un “Bando di concorso” e un “Avviso interno”, mediante il quale si vogliono vagliare le disponibilità dei dipendenti, che abbiano opportuni requisiti, a ricoprire incarichi e ad assumersi nuove responsabilità. Siamo sconcertati dal fatto che, senza scrupolo alcuno, il Pdl tuderte lasci intendere proditoriamente che le nomine potrebbero essere “basate su opportunità e convenienze politiche, amicizie, spartizione partitica dei servizi o altro”.

Siamo scandalizzati che si debba ribadire a mezzo stampa un fatto assolutamente normale, cioè che una nuova architettura della macchina comunale risponda ad un preciso obbiettivo amministrativo: nello specifico quello di avere un Comune “semplice”, vicino ai cittadini, che riduca la burocrazia, a misura delle richieste dei professionisti e di chi vive ogni giorno un rapporto con i pubblici uffici, tema sul quale il Partito Democratico si è sempre battuto. Abbiamo fiducia che la riorganizzazione, così come impostata dall’Amministrazione Comunale, potrà mettere in moto un meccanismo virtuoso a favore degli utenti più bisognosi dimostrando che fare meglio, con meno risorse, è possibile.

Ancora una volta l’opposizione tuderte, confondendo la riorganizzazione dell’ente esclusivamente con la possibilità di fare nomine e incarichi, dimostra di avere una visione poco lungimirante e faziosa: la stessa visione con cui ha governato Todi fino allo scorso anno e che infatti li ha portati a perdere la guida della città.

Partito Democratico di Todi

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