Ancora
una volta siamo costretti a prendere atto dello stato di totale
inadeguatezza del Pdl tuderte. Non abbiamo intenzione di portare il
dibattito cittadino al basso livello del gossip e delle insinuazioni, ma
non dobbiamo permettere che le informazioni vengano travisate
tralasciando alcuni punti fondamentali che riguardano la
riorganizzazione della macchina comunale.
Siamo stupiti dal fatto
che chi governava fino ad un anno fa la città intervenga in questi
giorni sulla stampa con insinuazioni che riguardano direttamente il
personale amministrativo, dipendenti con cui hanno collaborato e di cui
conoscono capacità e meriti. Siamo colpiti dal fatto che un partito che
vanta tra le proprie file “fior fior” di uomini di legge non apprezzi la
differenza fra un “Bando di concorso” e un “Avviso interno”, mediante
il quale si vogliono vagliare le disponibilità dei dipendenti, che
abbiano opportuni requisiti, a ricoprire incarichi e ad assumersi nuove
responsabilità. Siamo sconcertati dal fatto che, senza scrupolo alcuno,
il Pdl tuderte lasci intendere proditoriamente che le nomine potrebbero
essere “basate su opportunità e convenienze politiche, amicizie,
spartizione partitica dei servizi o altro”.
Siamo scandalizzati
che si debba ribadire a mezzo stampa un fatto assolutamente normale,
cioè che una nuova architettura della macchina comunale risponda ad un
preciso obbiettivo amministrativo: nello specifico quello di avere un
Comune “semplice”, vicino ai cittadini, che riduca la burocrazia, a
misura delle richieste dei professionisti e di chi vive ogni giorno un
rapporto con i pubblici uffici, tema sul quale il Partito Democratico si
è sempre battuto. Abbiamo fiducia che la riorganizzazione, così come
impostata dall’Amministrazione Comunale, potrà mettere in moto un
meccanismo virtuoso a favore degli utenti più bisognosi dimostrando che
fare meglio, con meno risorse, è possibile.
Ancora una volta
l’opposizione tuderte, confondendo la riorganizzazione dell’ente
esclusivamente con la possibilità di fare nomine e incarichi, dimostra
di avere una visione poco lungimirante e faziosa: la stessa visione con
cui ha governato Todi fino allo scorso anno e che infatti li ha portati a
perdere la guida della città.
Partito Democratico di Todi
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