Giustamente un lettore del mio blog mi fa notare questo documento di qualche tempo fa:
"Relativamente
al dibattito dei giorni scorsi, che vede emergere varie ipotesi sui
criteri e le modalità di individuazione di un nuovo segretario e di una
rinnovata dirigenza del PDL tuderte, riteniamo utile esprimere la nostra
opinione di militanti del centro destra.
Anzitutto teniamo a ribadire
la compattezza e l'unità di intenti di tutti coloro che nella passata
legislatura sono orgogliosamente stati i protagonisti dell'avventura
amministrativa della gestione della città di Todi a fianco del Sindaco
Antonino Ruggiano. Siamo convinti che in questa nuova fase che ci chiama
a costruire un rinnovato progetto politico per Todi, occorra aprire un
tempo di confronto e un percorso di inclusione con tutte le persone, le
forze politiche economiche e sociali che intendono fornire un contributo
di idee e di energie nuove per non arrendersi ad un'inesorabile
avvilimento e impoverimento della città !
Riteniamo pertanto
indispensabile che le scelte relativamente alla guida politica della
città debbano essere garantite da un percorso di partecipazione e
condivisione il piú ampio possibile guardando alla qualità complessiva
del progetto da proporre. A tal fine riteniamo pertanto utile lo
strumento delle primarie allargate ad iscritti e simpatizzanti come
modalità di garanzia di scelte condivise dalla maggioranza degli stessi.
Tale scelta darà forza ed autorevolezza a coloro che saranno chiamati
al gravoso ma meraviglioso compito di riproporre un progetto politico
credibile e vincente per il futuro di Todi. "
Marco Belia, Dario Sordini,
Filippo Sordini, Vania Petrini, Sandro Pini, Luca Chicchioni, Manlio
Magni, Antonio Germino
ecco il link:
(http://todispia.blogspot.it/2012/07/le-primaire-shanno-da-fare.html)
Correva l'anno 2012, il mese era luglio e i firmatari della lettera non
solo dicevano una cosa giusta sul piano della democrazia interna ma
promettevano anche battaglia.
Cosa è accaduto da allora ad oggi?
Il CONTRARIO di quanto richiesto con forza: il PDL ha un nuovo
Segretario, Antonio Serafini, eletto, si fa per dire, dal Partito di
Perugia.
Con lo strumento delle Primarie? Neanche per idea. Con
un’assemblea degli iscritti? Ma scherziamo! Con una consultazione via
web come fanno i Grillini? Non pervenuta! Dalle parti del PDL non c’è
bisogno, tutto viene dall’alto.
E i firmatari? Nessun commento:
son d’accordo anche loro con il contrario di quello che pensavano.
Auguri, anche se mi sa che se le battaglie si promettono solo….
C’è
anche un altro problemino: come hanno fatto ad individuare QUEL
Segretario? Avranno valutato ovviamente il curriculum politico, la
affidabilità, etc.
E fin qui nulla quaestio: ci piacerebbe sapere se c’è
stato il confronto con ALTRI curriculum, ma soprattutto non tanto chi
lo ha valutato quanto Chi lo ha spedito da Todi.
In ogni caso
auguri di buon lavoro: il mondo è bello perché vario e se si è contenti e
ci sente legittimati ad essere nominati in questa maniera….
Andrea
Ma Belia Magni Pizzichini non intervengono? Pretendiamo che ci spieghino cosa è successo e perchè non si sono battuti. E che cavolo!!!
RispondiEliminaSe non mi sbaglio quello do prima l'avevano eletto in Assemblea. Quindi non fate di tutta unerba un fascio.
RispondiEliminaora capisco .... ecco perchè il segretario del PD ora è presidente del cosiglio dei ministri !!!
RispondiEliminaMa la assemblea de che? Se è vero che gli iscritti hanno dato le dimissioni chi riuniscono? Però è vero che chi ha firmato quel documento, per una questione di dignità dovrebbe intervenire.
RispondiEliminaSono state riconsegnate a Todi la bellezza di 130 tessere del PDL. Con questa manovra ci si è data la zappa sui piedi da soli un altra volta
RispondiEliminaDimenticavo, quello che mi fa specie é come Antonio si é prestato a questo giochetto. Non me l aspettavo sinceramente.
RispondiEliminaAbbiamo perso le elezioni perchè pensavamo di vincere, perchè non abbiamo ascoltato i cittadini. Ora di nuovo facciamo lo stesso e non capisco perchè. Ci sono persone vecchie, che hanno dato ed è arrivato il momento per loro che si facciano da parte. E' anche vero però che non c'è una nuova classe dirigente di destra, quella vera e per questo continuiamo ad essere fregati.Questa manovretta politica fatta dalla solita famiglia che vuole detenere tutto il potere di nuovo a e non spaventa. Come si dice a Todi sono gli ultimi botti e non spaventa neanche che Serafini si possa essere bruciato, è stato un medio assessore ma politicamente non ha spessore è del tutto irrisorio da questo punto di vista. Quello che spaventa invece è la totale mancanza di veri quadri di destra che rinnovino questa classe dirigente ormai vecchia e sconquassata.
RispondiEliminaNottolino
E basta Vannì!
RispondiEliminaLì è inutile che si iscrivono tanto non li chiamano per decidere insieme. forse qualcosa di nuovo è Fratelli d'Italia. Almeno lo speriamo.
RispondiEliminaMa stò Nottolino negli altri blog si professa uno di sinistra e qui da te diventa un elettore scontento di centrodestra?
RispondiEliminaQuesto certifica l'attendibilità dei commenti.
Nottoli' documenti per favore.....
RispondiEliminaDAJEEEEEEEE SERAFIIIIIIIIIIIIIII CHE TE SEI ABBRUCIATOOOOOOOOOOO......
RispondiEliminaAnche Roberto De Vivo non è d'accordo(giustamente) su Serafini ecco cosa scrive:
RispondiEliminaE’ da un po’ di tempo che volevo in qualche modo rispondere alle congratulazioni lanciate da Claudio Ranchicchio, in merito alla nomina del neo Coordinatore locale del Pdl, Antonio Serafini.
Ricordo che pochi mesi fa, l’allora Capogruppo comunale del Pdl, oggi Fratelli d’Italia, aveva rilasciato un’intervista al Corriere dell’Umbria, all’interno della quale faceva riferimento al lavoro che doveva fare il Pdl in merito all’elezione del Coordinatore comunale. Si parlava di vere e proprie elezioni, con primarie interne al partito, allargate a iscritti e simpatizzanti. Questa era la volontà di Claudio Ranchicchio, la mia e di molti altri. Addirittura si evocava al rinnovamento, cioè a una figura esterna al Consiglio comunale, fuori dagli schemi amministrativi e con una data anagrafica accettabile. Oggi sembra che quella volontà sia scomparsa; anzi che non sia mai esistita.