“OGNUNO ARRIVA DA LONTANO, TUTTI FANNO UNA LINEA CHE PARTE CHISSA DA DOVE E ARRIVA CHISSA DOVE MA OGGI CI INCROCIAMO IN UN PUNTO, E OGNI GIORNO MOLTE LINEE SI INCROCIANO IN UN PUNTO, NEL PUNTO DOVE ACCADONO LE COSE, TRE LETTERE: ORA!”
sabato 8 settembre 2012
OCCUPAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE?
In merito alle recentissime notizie ricevute sull’occupazione del Consiglio Comunale da parte dell’opposizione, vorrei precisare che l’iniziativa presa è del tutto strumentale, ostruzionistica e priva di motivazione.
La richiesta di consiglio comunale da parte dell’opposizione richiede un termine tecnico di 20 giorni per la convocazione; tale termine non è rimesso alla discrezione del Presidente del Consiglio, ma unicamente finalizzato a consentire il raccordo tra Uffici, Amministrazione e Consiglio Comunale al fine di consentire la corretta istruzione della pratica da discutere nel dibattito.
Il tema in questione è un tema molto delicato, che sta a cuore alla maggioranza, al Sindaco e alla Giunta oltre che a tutti i cittadini. Per far si che la discussione sul tema si svolga correttamente è necessario il rispetto di un tempo tecnico che non pregiudica assolutamente la futura possibilità di discutere in Consiglio Comunale e con la cittadinanza.
L’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale afferma “ Almeno un quinto dei consiglieri può richiedere la convocazione del consiglio comunale; il Presidente è tenuto a convocare il consiglio nel termine non superiore a 20 giorni e inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste nei termini e con le modalità previste dal regolamento. Il termine di cui al precedente comma decorre dal giorno nel quale perviene al Presidente la richiesta dei consiglieri…”.
La richiesta di convocazione del consiglio da parte dell’opposizione è pervenuta in data 28 agosto;il regolamento consente di convocare il consiglio entro 20 giorni. Pertanto il termine entro il quale il Presidente è obbligato a convocare il consiglio è quello del 17 settembre 2012.
Di conseguenza sto rispettando e rispetterò il Regolamento garantendo la Convocazione del Consiglio Comunale nei tempi e nei modi idonei a consentire un dibattito completo ed approfondito sul tema, come del resto richiesto da tutti i gruppi consiliari e dalla cittadinanza. Nessuna violazione della democrazia!
Voglio da ultimo sottolineare come questa prova di forza dell’opposizione, ponendosi di fatto al di fuori delle regole istituzionali, essendo posta in essere in maniera inusuale, essa stessa è volta a forzare ed invertire le regole della democrazia e a non consentire il corretto sviluppo del dibattito in Consiglio Comunale.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Francesco Maria Alvi
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