IL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE

Accidenti che emozione! Un’aula carica di significati e affollata all’inverosimile, un caldo bestiale (e d’estate come si fa?): tutto congiurava perché facessi una gaffe. Fatta, e state sicuri che non sarà neanche l’ultima, perché l’inesperienza conta eccome! Però vi posso assicurare che l’emozione mi è passata in un attimo quando ho iniziato a sorbirmi gli interventi della cosiddetta opposizione: prolissi, senza alcun contenuto reale riferito ai bisogni reali dei cittadini, tutti giocati sul far vedere quanto sono bravi con le parole, a darsi di gomito e a farsi i complimenti tra loro per le eccezioni, le disquisizioni oratorie, le pinzillacchere verbali che riuscivano a mettere in campo. Che spettacolo! Poi mi han detto che erano sempre gli stessi e mi sono rassegnato a che al peggio non ci sia mai fine.

Come per la questione della elezioni delle Commissioni Consiliari. Prima di raccontarvi la prodezza della Destra lasciatemi scrivere, poiché mi sono impegnato ad informarvi in tempi reali e con le carte necessarie, ciò che riporta il regolamento comunale in materia:

“Le commissioni permanenti sono composte da consiglieri comunali designati dai capigruppo consiliari con proposta scritta al Presidente del consiglio e sono nominate dal consiglio comunale con votazione palese. La deliberazione istitutiva determina il numero dei componenti di ciascuna commissione tenendo conto del fatto che tutti i consiglieri comunali, compresi il Presidente ed i Vicepresidenti del Consiglio Comunale sono nominati componenti effettivi di una sola delle Commissioni consiliari permanenti costituite nel rispetto del principio di proporzionalità tra maggioranza e minoranza.”

Quindi cosa si doveva fare per metterle in funzione? Nulla di trascendentale: i capigruppo si riuniscono ed in base al criterio di proporzionalità (60% maggioranza, 40% opposizione) designano i loro rappresentanti all’interno delle commissioni, dopo averne precisato il numero.

Così è stato fatto e i componenti delle commissioni dopo il voto erano in questo numero: in prima commissione 6, in seconda 5, in terza 5. Quindi la maggioranza, rispettando il regolamento, ha proposto 4 consiglieri nella prima, 3 nella seconda e 3 nella terza.

L’opposizione che, sempre per regolamento, doveva indicare 2 nomi per la prima commissione, 2 nomi per la seconda e 2 per la terza, ha incominciato a dare i numeri (in ogni senso). Dove era il problema? Il Consigliere e capogruppo (di se stesso) Ruggiano si è messo nella seconda commissione e il Consigliere e Capogruppo PDL Ranchicchio ha indicato due nomi sempre per la seconda commissione quindi alla fine della storia avevamo 3 componenti dell’opposizione invece di due.

Come hanno giustificato la cosa? Qui non si sa se ridere o piangere perché sapete cosa hanno avuto la faccia di bronzo di rispondere: che non vedevano il motivo per accordarsi!!!!!

Ma come su facebook stanno scrivendo che l’opposizione era ed è unita e compatta? Che sono una falange spartana!

Fatto sta che per questo cavillo le commissioni sono saltate. Per colpa della Destra. Una valutazione a caldo: o smeroleggiano, cioè fanno una sceneggiata dividendosi i ruoli o stanno iniziando percorsi personali per la leadership del 2013, sulla scia delle divisioni che stanno attraversando il morente berlusconismo (da una parte gli exaennini, dall’altra gli exFI ognuno per sé).

In ogni caso uno spettacolo deprimente vedere ed ascoltare tutti quei Consiglieri non impegnati a proporre progetti o idee concrete per i cittadini ,ma a disquisire sul sesso delle farfalle.

Voi sarete pure i Professori della Politica Politicante ,ma se divenire professionisti significa diventare come voi, disposti ad arrampicarvi sugli specchi per non parlare di cose serie, allora vi diciamo che non vi vogliamo assomigliare neanche per sbaglio. Io continuerò a tartassarvi, come ho fatto  in aula, parlando chiaro e trasparente, perché possiate dare un contributo al bene comune. Non ci spero molto, ma non si sa mai.

Andrea