La battaglia politica sul sito per il depuratore (per taluni esponenti politici del tutto personale) rischia di riportare la discussione indietro di 10 anni e soprattutto di far degenerare la discussione.
Notiamo infatti che, a dispetto di quanto deliberato nelle linee di indirizzo dal Consiglio Comunale alla fine del 2012 e delle dichiarazioni che nel tempo vari esponenti politici hanno rilasciato, ancora oggi c’è chi, con fare fraudolento e mistificatorio, cerca di influenzare politicamente la scelta che deve essere esclusivamente tecnica. Noi non crediamo che spetti ai partiti politici decidere dove collocare il nuovo depuratore, tanto meno ai singoli tribuni! Alle forze politiche compete di individuare percorsi e procedure corrette. Questo abbiamo sempre sostenuto nel tempo, sia dall’opposizione che dalla maggioranza.
Oggi il Sindaco, l’Amministrazione comunale e la maggioranza stanno adempiendo il mandato conferito dal Consiglio Comunale. E’ stato rimesso agli organismi tecnici (Ati e conferenza dei servizi) la valutazione di ben 5 siti che, necessariamente, si trovano lungo gli assi del Tevere e del Naia, distanti da centri abitati o singole case ben oltre di quanto prevede la legislazione.
Dalle valutazioni tecnico-gestionali scaturirà la scelta tecnicamente più valida per un’opera che è di fondamentale importanza per la tutela dell’ambiente. La strada della scelta politica a danno di quella tecnica si è manifestata sbagliata, come nel caso del sito di Porchiano voluto dalla Giunta Ruggiano, ipotesi poi naufragata perché non erano state preventivamente eseguite tutte le indagini tecniche necessarie. Indagini che poi hanno rilevato la non fattibilità del progetto per la presenza di reperti archeologici di epoca romana certo non imputabili al centrosinistra. Responsabilità amministrativa richiederebbe che, in questo momento, le forze politiche evitassero di creare allarmismi, diffondere notizie false, sobillare i cittadini con l’unico scopo di trarne vantaggi elettorali. C’è chi da molto tempo si spende contro tutti i possibili siti senza che ciò gli abbia garantito alcun vantaggio elettorale. Per parte nostra rimaniamo coerenti con le linee di indirizzo votate nell’autunno del 2012 dal Consiglio Comunale di Todi: la scelta deve essere e sarà di natura esclusivamente tecnico-funzionale.
Partito Democratico Todi
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