Ecco la sua intervista.
Presentati. Di te ci interessa tutto, età studi formazione professione gusti. Ma anche ciò che ritieni di essere stato, ciò che ritieni di essere oggi ( anche cosa saresti voluto) e che vorrai rappresentare in futuro.
"Mai stato bravo con le presentazioni ma proviamoci ugualmente . Mi chiamo Nicola vivo a Todi da quando sono nato, mi sono laureato in lettere moderne a Perugia. Da quando avevo 19 anni, ora ne ho 24, ho iniziato a scrivere sognando poi "da grande" di diventare giornalista. Lavoro con un noto quotidiano regionale come corrispondente per la Media Valle del Tevere mi occupo principalmente di cronaca politica, nera e giudiziaria. Ora basta perché se volete altre informazioni vi mando il curriculum. Gusti? Uno storico gruppo punk italiano cantava qualche decade fa: "Non guardo la TV, non vado al cinema non faccio sport". Ironia a parte, mi piace la musica, la letteratura, il cinema e il buon cibo.
E’ vero che a Todi non si riesce, soprattutto da parte dei giovani, a portare avanti progetti innovativi? Se sì perché? Perché non ci sono di questi giovani o mancano risorse mezzi o canali organizzativi e politici?
"Credo che sia una utopia pensare che a Todi si possa avere o fare tutto. Viviamo in una deliziosa cittadina di 18.000 abitanti ma spesso crediamo di vivere in una metropoli giapponese. Todi può offrire quello che possono offrire tutte le altre cittadine italiane di provincia. Niente di più, niente di meno. Spesso sento dire che manca il lavoro. E' vero manca il lavoro, ma bisogna anche capire che tipo di lavoro. Se voglio fare l'astronauta, l'ingegnere, l'architetto di interni, il ricercatore, il fotografo, l'interprete, lo stilista o l'ispettore di polizia forse Todi non è il trampolino giusto per la mia carriera. Oggi la gran parte dei miei coetanei studia per fare questi lavori, molti sono già laureati e si sono tuffati nel tunnel di master e contro-master. E' ovvio che loro qua non possono avere grosse prospettive di carriera.Todi però può essere una città che da lavoro, e in questo senso vanno fatti sforzi economici e politici, nel settore turistico, manifatturiero e enogastronomico. Sarà banale ma a Todi si può aprire una enoteca, un ristorante, una piccola fabbrica con un "know how" di eccellenza ma non un centro sperimentazioni della Nasa".
Tu, nel tuo settore di competenza, che progetti proporresti? E saresti capace non solo di lanciare l’idea ma anche di programmarli e gestirli?
"Mi stai chiedendo se voglio diventare il direttore di un quotidiano tuderte? Battute a parte, il mio è un lavoro che si può fare a tanti livelli ma credo che non cambi molto raccontare tutti i giorni quello che accade a Todi rispetto a farlo in altre città di questo paese. Contano solo serietà e professionalità".
La parola che fa rima con estate è giovani: lì, in quei mesi, le esperienze, le amicizie, gli amori si portano dietro suggestioni che ci rimangono dentro per sempre. Racconta la tua suggestione, quella che porterai con te ovunque andrai.
"Devo dire che a fare i temi me la cavavo abbastanza bene. Ora ci riprovo dopo diversi anni. Todi secondo me dà il meglio di se stessa durante i mesi estivi. Spesso mi fermo quando cala il sole verso le otto ai giardinetti e ammiro un panorama che non è mai riuscito a stancarmi. Ogni volta lo guardo come fosse la prima e mi sento davvero fortunato (ma anche per altri aspetti sfortunato) a vivere in una cittadina in cui si possono lasciare ancora le chiavi in macchina o sulla porta di casa senza problemi. Amo le serate estive tuderti, quelle noiose tanto per intenderci, quelle passate con gli amici di sempre a bere una birra in centro e chiacchierare fino alla mattina. Situazioni che quando le racconti a qualche amico che vive nelle metropoli ti chiede con tanto di espressione stupita in faccia: "Ma non ti annoi?". Chi fa questa domanda è ovvio che non ha capito nulla.
Cosa vorresti dire a quelli che oggi sono più giovani di te, ai sedicenni ai diciassettennI? Non fate i nostri errori o fate come noi che….Fatevi sentire, organizzatevi o cos’altro?
Fammi campare altri 50 anni e poi forse inizierò a parlare come un vecchio, moralizzando di qua e di là. Per il momento posso solo dire, da quel poco che ho capito della mia vita, che l'importante è avere un obbiettivo. Un qualcosa che ti spinga ad alzarti dal letto la mattina. Non deve essere per forza l'università o un lavoro in senso stretto ma, se vogliamo, anche un ideale, un sogno, un' aspirazione. Un caro amico, uno di quelli con cui passo le serate estive tra chiacchiere e scalette, qualche tempo fa mi regalò un quadro con questi versi: "Itaca tieni sempre nella mente. La tua sorte ti segna quell'approdo. Ma non precipitare il tuo viaggio. Meglio che duri molti anni, che vecchio tu finalmente attracchi all'isoletta, ricco di quanto guadagnasti in via, senza aspettare che ti dia ricchezze". Reso l'idea?
grande Mechelloneeeeeeee!!!!!
RispondiEliminastai un passo avanti Nicò
RispondiEliminatutto vero!
RispondiEliminaQuesto oltre che scrivere bene ( ma in fondo questa è la base del suo lavoro )pensa pure, il che non è un optional. per di più non fa il radical chic e non deve dire grazie a nessuno per dove sta. scusate se è poco.
RispondiEliminaBravo niky!!!!!!! Hai la testa!
RispondiEliminaChe gustoso il passaggio sulla noia tudertina. In effetti ha qualcosa di speciale, non è una noia così per dire, è fascinosa come la città
RispondiEliminan bravo potto
RispondiEliminaQuello del tema la dice lunga sul talento del giovin signore. Un incipit che sembra vecchio ma che è di sostanaza.
RispondiEliminaHa ragione quando dice che todi non puo offrire tutto a tutti. solo che qui nessuno spinge per creare posti di lavoro
RispondiEliminaè un furbetto ma ha detto cose giuste------
RispondiEliminaTodi, non è morta, è silente.
RispondiEliminaCondivido il pensiero di nicola, ragazzo bravo e intelligente che pero per todi è sprecato
RispondiElimina---------MI PIACE---------
RispondiEliminaSpero per lui che qualche giornale importante lo noti! Sei un ragazzo intelligente e sensibile! Le tua intervista è la migliore di tutte le altre! BRAVO!
RispondiEliminaBella intervista, questi sono i ragazzi da valorizzare!
RispondiEliminaSante verità Meché!
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