Ai miei amici fb di sx: non
minimizzate, fatevene una ragione, una schiera di attori, registi, uomini e
donne di cultura, giornalisti, tutta gente di qualità, autoclassificatisi
sempre di sinistra, sono o saranno inquisiti per mazzette in nero ed
esportazione di capitali all’estero. Se poi saranno o no colpevoli lo vedremo,
anche se per Paoli e per quelli del Grinzane con le caviglie azzannate dal
Soria, sarà ben difficile uscirne puliti.
Ai miei amici fb di dx, che,
stavolta giustamente, la buttano in gazzarra: state attenti perché vi state
dando la zappa sui piedi. Perché? Vediamo. Provate anche Voi, almeno una volta,
a ragionare, a fare uno straccetto di analisi storica: perché è da queste cose
che può rinascere una destra liberale.
Non è che questo comparto di belle
persone inquisite siano solo quelli
di sx all’interno di un mondo variegato, essi sono una parte di tutta la
intellighenzia italiana che è da sempre (al
netto di Barbareschi, che fa la figura del soldato giapponese nella giungla del
postguerra), nella sua totalità, chi
più chi meno, al di là del solco della destra. E la cosa nasce dal dopoguerra,
quando la sinistra (leggi PCI) si pose il problema di un rapporto organico con
gli esponenti della cultura dell’epoca, compresi quelli ex fascisti.
Nacque una
operazione pervicace e continua di collegamento strategico con quel mondo, che,
in cambio dell’appoggio (perché non dirlo, fatto anche di prebende), oltre alla
immagine, dava un’altra cosa importante: la formazione culturale per
generazioni di quadri, che faceva il paio, per essi, con il curriculum
guadagnato sul campo delle sezioni e delle Istituzioni.
E la Destra era fuori. Fino al
Berluska, il quale ha nel ’94 l’opportunità storica di saldare il conto della
storia. Lui, infatti ha Tv, giornali, media e può iniziare a fare politica
culturale. Si sa come è finita: lui fa solo i soldi e se ne frega. Così i
quadri non ci sono più, parlo di quelli nuovi; e, per averne qualcuno, si fanno
le selezioni come per Sanremo.
Tutto ciò per farVi capire che,
quando parlate di queste cose, sotto sotto, fate una ulteriore ammissione di
fallimento storico, culturale e politico della destra. D’altra parte ci sarà un
motivo se, a fronte di una maggioranza politica di centrodestra del corpo
elettorale italiano, mediamente, le buscate sempre.
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