Il 2 dicembre abbiamo l’opportunità di dare l’avvio ad un cambiamento epocale, ma per farlo dobbiamo avere il coraggio di percorrere strade nuove con chi sia sinceramente interessato all’ urgente richiesta di trasformazione della società, rimanendo comunque nell’ambito della sinistra e dei suoi valori.
Oggi la vera rivoluzione consiste nell’ostacolare le derive neo liberiste di Monti e della Merkel, consiste nell’opporre un freno agli insaziabili appetiti dei poteri forti e delle banche internazionali, consiste nel porre fine allo strapotere delle mafie e della criminalità organizzata che si sono infiltrate nel tessuto economico e sociale, nei mercati finanziari, nell’editoria, nei settori produttivi, divenendone egemoni. Oggi la vera rivoluzione consiste nel rimettere al centro l’uomo, dandogli la certezza dei propri diritti irrinunciabili: pace, lavoro, solidarietà, pari opportunità e inventando nuovi strumenti per una democrazia partecipata. Oggi la vera rivoluzione si realizza nella capacità di programmare uno sviluppo economico sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, nella diffusione della cultura, nella valorizzazione dei beni artistici, nella valorizzazione delle diversità, nel progresso scientifico.
Per portare avanti questo progetto politico rivoluzionario, oggi l’unico alleato compatibile e affidabile , nel pur vastissimo panorama politico italiano, è Pier Luigi Bersani. Occorre prendere atto della lungimiranza politica di Vendola che, questa alleanza l’ha voluta e portata avanti con perseveranza ed impegno. “Bersani” ha dichiarato Vendola “ è un bravo socialdemocratico europeo, molto competente e molto operativo. E’ un leader politico di grande umanità e non è un cinico e trovare un politico che non sia un cinico è sorprendente… “.
“Domenica andrò a votare Bersani. Perché l’articolo 18 e il Reddito minimo garantito sono meglio del codice Ichino. Perché la rottamazione è un imbroglio. Perché Renzi è vecchio quanto la terza via di Blair; perché l’innovazione vera siamo noi. Perché se vince Bersani giochiamo la partita dell’alternativa e della giustizia sociale e se invece vincesse Renzi sarebbe il Monti bis…” ( M. Smeriglio, coordinatore nazionale SEL)
Domenica 2 dicembre compiamo tutti un vero gesto rivoluzionario: votiamo Pier Luigi Bersani Premier.
Paolo Frongia
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