Mi sono impegnato a redigere e a rendere noto un riassunto delle sedute del Consiglio poiché credo che la gente che non ha potuto assistervi abbia il diritto di sapere. Questa volta però ne avrei fatto veramente a meno viste le scene francamente pietose cui abbiamo dovuto assistere.
Vediamo cosa è successo.
Due i punti importanti:
Il primo punto era l’approvazione del rendiconto finanziario, un atto che suscitava in noi molte perplessità, visto il giudizio negativo che diamo sulla ex-giunta. Per non far saltare la macchina amministrativa comunale e di conseguenza per il bene della Città avevamo il dovere di turarci il naso e di votarlo e così abbiamo fatto, preoccupandoci che almeno dal punto di vista tecnico tutto filasse bene: avuto il giudizio positivo dei tecnici perciò abbiamo dato il nostro voto tecnico.
A questo punto il primo show perchè il Consigliere Serafini (Antonio) si alza in piedi e inveisce contro di noi dicendo (giuro che non mi invento nulla, parola più parola meno) che un amico dell’amico, incontrandolo, lo ha redarguito con queste parole: “Voi della destra avete fatto i buffi”. Concludeva la performance affermando che questo amico dell’amico era stato informato da noi. A quel punto, vista la palese irruenza superficiale della affermazione si poteva tranquillamente soprassedere, tanto la cosa si commentava da sola o richiedere ulteriori spiegazioni all’incauto Consigliere. Per rispetto della Sede e di tutti noi stessi ho preferito intervenire, come se ciò detto fosse una cosa seria e rispondere che il PD non è uso utilizzare tali espressioni selvatiche tantomeno nei documenti ufficiali, dove con la terminologia giusta e nelle forme composite che l’argomento tirato fuori richiede, si è analizzato lo stato dell’arte dei bilanci comunali.
Il peggio purtroppo doveva ancora venire.
Si parlava dell'altro punto all’ordine del giorno e cioè delle linee di indirizzo da seguire nella gestione degli Enti di Assistenza. La Giunta aveva presentato un documento molto articolato in cui si metteva in evidenza come le funzioni degli Enti storicamente deputate ad una tutela di alcune deboli fasce della popolazione dovessero essere implementate verso anche le nuove forme di povertà mettendo in campo risposte adeguate, con una attenta gestione delle risorse. A questo punto non poteva mancare un approfondimento più tecnico che politico sulla differenza che c’è tra concessione e appalto. In parole povere abbiamo detto: stiamo attenti a dare in concessione a terzi i servizi perché si rischia di concedere ad essi la possibilità di fare e disfare all’interno della Casa di Riposo, compresa la possibilità di decidere su molte cose vitali che riguardano i nostri vecchi ricoverati. Con l’appalto ciò non succederebbe perché il boccino decisionale sarebbe sempre nelle mani del Consiglio di Amministrazione.
Quindi c’erano tutte le condizioni per un dibattito alto e impegnativo per tutti. Niente da fare nemmeno stavolta perché ha preso la Parola il Consigliere Serafini (Claudio)e ha svolto un intervento marcato, come sempre, da incomprensibile nervosismo verbale ma marchiato da un pesante e fuori luogo attacco personale al Sindaco. Mentre il Sindaco rispondeva, alcuni Consiglieri del Centrodestra(non tutti a dire il vero) hanno iniziato una bagarre indecorosa fatta di interventi sopra le voci, urla, accensione ripetuta dei microfoni, disattenzione massima per le indicazioni del Presidente. Come questa manifestazione di intolleranza collettiva potesse essere considerata anche una chiara mancanza di rispetto per una delle più importanti Istituzioni della nostra Città che ci rappresenta tutti, è stato il succo del mio intervento finale con una punta di sdegno verso quello spettacolo indecoroso.
Cosa dire? Stendiamo un velo pietoso sui comportamenti di alcuni dei Consiglieri del Centrodestra i quali hanno perso l’ennesima occasione per dibattere in maniera alta per il bene della Città.
Essi ciò facendo, dimostrano di mancare di un qualsiasi coordinamento che li porti ad un ragionamento collettivo e di sostanza politica ma, e questo è il vero dato politico grave, attestano, e ciò va detto ad onor del vero, che in assenza di Antonino ( unico assente ), sono proprio dei “gattini ciechi". Politicamente parlando.
Andrea