giovedì 30 novembre 2017

INVECE DI FARE FOTO PENSATE ALLA SICUREZZA DEI CITTADINI !




Basta con le foto e i libri all'indice, facciamo Sicurezza!     

Questo è una parte del mio intervento del Marzo 2017 sul tema della Sicurezza: "Così, nel ringraziare le Forze dell'Ordine (in particolare esprimo gratitudine per i Carabinieri impegnati con dedizione a sviluppare una azione preventiva costante), che svolgono con professionalità compiti non facili, voglio anche segnalare l'attività della Amministrazione Comunale che ha avviato un programma di video sorveglianza, richiesto immediatamente alla Prefettura la autorizzazione alla installazione delle telecamere; inoltre per aver firmato Protocolli operativi di legalità col Prefetto e altri accordi con le Forze dell'Ordine per accesso diretto da parte di Esse alla banca dati anagrafica".

 Da esso si evince che la Amministrazione futura doveva solo mettere in pratica un Progetto già condiviso ai massimi livelli, cioè fare un 10% del 90% già fatto. Ora io mi rendo conto (si fa per dire!) che il serio impegno della destra nei Concorsi fotografici e nella indicizzazione dei libri per bambini costi sudore e tempo, ma, insomma, anche considerato il fatto grave che gli atti delinquenziali nel nostro territorio stanno aumentando sarebbe veramente il caso di lavorarci subito e seriamente. 

Faccio un appello quindi, sentito e vero perché chi di dovere si metta immediatamente all'opera per la sicurezza dei cittadini. In caso contrario metteremo in atto tutte le misure politiche necessarie. Perché già si è in netto ritardo e sulla sicurezza dei cittadini non si scherza. 

Andrea Vannini

martedì 28 novembre 2017

CATIA MASSETTI: libri riguardanti temi sensibili, quali sono?





Media e social, locali e non, si stanno occupando di una direttiva della Giunta comunale di Todi, proposta dagli assessori alla famiglia e alla cultura, che ha ad oggetto libri per bambini non meglio identificati se non come “riguardanti temi educativi sensibili”.
Dopo un’ampia premessa in cui si dichiara la volontà di far diventare tutti i servizi del territorio “a misura” di famiglia, anche le “agenzie formative”, si afferma la necessità di dare “priorità” ad ogni livello di governo ai genitori e alla “cosiddetta famiglia naturale nell’educazione dei figli, ma anche nel riconoscimento degli specifici ruoli delle agenzie formative”.
La premessa appare volutamente confusa e ambigua, se da una parte si dà valore al pluralismo culturale, che dovrebbe mettere sullo stesso piano le diverse scelte educative che i genitori possono praticare, dall’altra si dice che occorre dare “priorità alla cosiddetta famiglia naturale”.
Molto chiaro invece è il contenuto della direttiva assunta dalla Giunta Ruggiano: “predisporre anche nella Biblioteca comunale di Todi soluzioni che la rendano maggiormente fruibile per bambini e famiglie” collocando “testi che hanno come contenuto tematiche sensibili, controverse sul piano scientifico e divisive tra le famiglie, come la omogenitorialità, la gestazione per altri piuttosto che le unioni same sex, e altri contenuti di carattere sessuale, nelle sezioni per adulti anche se consigliati dalle case editrici per fasce d’età infantili”.

La Biblioteca del Comune di Todi, di cui si vorrebbe migliorare la fruibilità, è un servizio molto attivo e fruibile per gli allievi delle scuole di ogni ordine e grado della città, per i singoli cittadini e per le associazioni che collaborano nell’organizzazione di una serie di iniziative che vanno dalla promozione della lettura, all’organizzazione di laboratori creativi per adulti e bambini, all’approfondimento di temi legati alla tradizione storica e culturale del territorio.
La Biblioteca Leoni è inserita nel sistema delle biblioteche pubbliche italiane, aderisce all’Associazione Italiana Biblioteche e contribuisce ad attuare il Progetto “Nati per Leggere”, collabora con il Centro per il Libro e la Lettura per iniziative come ”Il Maggio dei Libri” e “In Vitro”.

E, come tutte le biblioteche pubbliche, garantisce un diritto fondamentale per gli esseri umani: “accedere alle espressioni della conoscenza, del pensiero creativo e dell'attività intellettuale, e di esprimere pubblicamente le proprie opinioni”, “ a tal fine, le biblioteche…devono… acquisire, conservare e rendere disponibile la più ampia varietà di materiali, riflettendo la pluralità e la diversità della società.” (Dichiarazione sulle biblioteche e sulla libertà intellettuale dell'IFLA/FAIFE)
Ecco, a questo servizio pubblico verrebbe imposto di spostare, dalla sezione per bambini a quella degli adulti, dei libri, non meglio identificati, ma su cui le case editrici, secondo regole tecniche condivise, indicano chiaramente la fascia di età a cui si rivolgono.

Non sappiamo con quale criterio verranno scelti questi libri e come si effettuerà la scelta, certamente non basta la direttiva di Giunta, che non è un vero e proprio atto amministrativo, ma un  atto di indirizzo, che identifica una precisa scelta politica, ma non produce effetti se non vengono predisposti gli atti conseguenti dai funzionari preposti all’attivazione dei procedimenti.
Dubito però che sia possibile dare attuazione a questa disposizione, poiché la biblioteconomia indica regole e criteri di catalogazione, esposizione e fruizione del patrimonio librario pubblico e può essere considerata uno statuto disciplinare autonomo, alla stregua di altre discipline. Le regole con cui si espongono i libri nelle biblioteche, in parole semplici, non le sceglie l’assessore o il Sindaco di turno!

Inoltre, i cosiddetti “contenuti di carattere sessuale” presenti in questi libri inducono i due assessori a suggerire che vengano letti con l’accompagnamento di un adulto. Ora, posto che i bambini frequentano la biblioteca in compagnia degli adulti, insegnanti e/o genitori e che invece tale presenza  viene suggerita solo per quei libri, di che parlano? Che libri ci sono sugli scaffali riservati ai più piccoli?

La questione sembra costruita apposta per ingenerare timori e sospetti sulle attività che si svolgono in biblioteca. Si faccia chiarezza e si dica qual è l’obiettivo vero di questa iniziativa. Alcuni commentatori autorevoli, fra gli altri, la Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, affermano che si voglia creare una lista nera dei libri, come in passato è accaduto nella storia, per ragioni ideologiche, religiose, morali o politiche, è così?

E’ la stessa iniziativa politica che, quando ancora non aveva ruoli istituzionali, qualcuna ha preso nei confronti dei libri del progetto Nati per Leggere alla vigilia del family day? In questo caso ricordo che chi svolge il ruolo di amministratore non può imporre la propria visione culturale, ma ha il preciso dovere di garantire la pari dignità delle culture politiche presenti nella comunità che amministra. E allora è la lista Todi per la Famiglia che passa all’incasso dell’accordo politico siglato per sostenere Ruggiano alle recenti elezioni ammnistrative? 

Iniziative simili sono state portate avanti dai Sindaci di Venezia, Padova, Verona, rispetto a libri a disposizione nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, alcuni dei quali sono classici della letteratura per i più piccoli. Aspettiamo la lista di Todi per sapere di che parliamo.

Su questi temi comunque sono un chiarimento definitivo le Linee guida elaborate dal MIUR sull’applicazione dell’art. 1, comma 16 della legge sulla Buona Scuola, che indicano chiaramente che “educare al rispetto, alla parità tra i sessi, alla prevenzione della violenza di genere", “è un dovere da parte di tutti per prevenire ogni forma di discriminazione e di disparità. E, visto che si tratta di un ambito in cui si intrecciano convinzioni etiche, religiose e culturali, la scuola non può che collaborare con la famiglia.”(Avvenire – L. Moia 27/10/2017).

Finora, però, mai era è stata messa in discussione la funzione e la libertà di espressione delle biblioteche pubbliche, mi auguro che Todi, che primeggia in tanti ambiti,  non voglia detenere questo primato!.

Catia Massetti
Consigliera comunale Partito Democratico

domenica 26 novembre 2017

INTERVIENE ROBERTA MARCHIGIANI !








All'indomani della giornata mondiale contro la violenza sulle donne mi trovo a fare qualche riflessione. In questi ultimi anni alcuni passi positivi in questa direzione sono stati fatti.Non mancano politiche dirette a contrastare la violenza di genere e nell’ambito normativo sono stati messi a punto strumenti giuridici che hanno trovato più compiuta efficacia nella legge sullo stalking. Sul territorio nazionale sono collocati i centri antiviolenza e sono molti gli operatori e i soggetti deputati alla protezione delle donne vittime di violenza nelle sue molteplici forme (percosse, lesioni, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori).

 Le forze dell' ordine, gli avvocati, i magistrati insieme a tutti gli altri operatori altamente specializzati dispongono, ciascuno per le proprie competenze, di strumenti di intervento e di aiuto. I soggetti violenti potranno anche essere sottoposti a misure cautelari di varia specie in dipendenza del comportamento lesivo posto in essere. Purtroppo tutto ciò non è sufficiente a giudicare dall’elevato numero di donne violate che la cronica è costretta a registrare con una frequenza preoccupante. Non basta neppure conoscere o saper utilizzare gli strumenti di protezione perché tra le vittime ci sono anche molte mie colleghe avvocatesse e altre professioniste dotate di un elevato bagaglio culturale. La violenza colpisce indiscriminatamente le donne. Perché è difficile parlarne quando le vittime si sentono colpevoli. 

Ecco perché davanti ad un fenomeno di cosi ampie dimensioni diventa necessario costruire una rete che sia attraversata da un linguaggio comune. Dobbiamo cioè assumerci, ognuno per la propria parte, la responsabilità di portare un contributo che favorisca la condivisione del dolore della vittima, di una donna, di un essere umano. Una opera di sensibilizzazione che alimenti il nostro no deciso contro la violenza e funga da stimolo per l’introduzione di strumenti sempre più efficaci nella lotta alla violenza. 

Ritengo che l' iniziativa posta in essere dal Coordinamento Donne Todi abbia pienamente colto il significato del 25 Novembre perché, con lo sguardo rivolto all' apertura e l'inclusivita', è riuscita a realizzare un evento molto significativo che ha visto la partecipazione, all’unisono, di più soggetti. Persone singole e associazioni con differenti sensibilità e orientamenti politici, per non dimenticare gli studenti che, con i loro lavoretti, hanno reso ancora più bella la cornice in cui la coreografia vivente ha preso vita sullo splendido palcoscenico della gradinata davanti a S . Fortunato. 

Credo che questo sia stato il valore aggiunto dell’ iniziativa:non avere permesso che un' etichetta politica limitasse una manifestazione pensata per accogliere senza discriminazioni di sorta al fine di lanciare un messaggio universale con il massimo sostegno e condivisione. A mio avviso, altra cosa, invece, sono state le iniziative messe in campo dall' amministrazione comunale che sembra aver preferito politicizzare la giornata del 25 Novembre con attivita' di contenuto, vista anche la scelta dei relatori, chiaramente ideologico, lontanissimo dal significato pregnante della giornata. Interporre un distacco nel rapporto con gli altri, con chi non condivide i tuoi stessi principi, genera allontanamento e chiusura. Da cattolica impegnata sono distante da posizioni che non si aprono al confronto e che finiscono per diventare autoreferenziali ed esclusive. 

Abbracciare la realtà significa trovare la risposta al bisogno inesauribile di felicità, di compiutezza che appartengono ad ogni essere umano. Senza questo orizzonte siamo destinati al formalismo e all' ideologia. Quando Papa Francesco ci ha chiesto di impegnarci nella politica con la P maiuscola non credo che auspicasse un’azione così chiusa all’umano come purtroppo mi pare di intravvedere nelle linee politiche dei cattolici che sostengono il governo della nostra citta’.Per me la costruzione del bene comune va nella direzione del dialogo, dell' accoglienza, dell’attenzione e del sostegno agli ultimi e ai bisogni reali delle persone perché anche l' altro, chiunque esso sia, è un bene. 

Roberta Marchigiani

RUSPOLINI E IL MISTERO DELL'ARMADIO !


Ricordiamo tutti il Ruspolini, nel Maggio scorso sprezzante di ogni pericolo e duro-comiziante sulle scale del Duomo a  urlare che una volta diventato Sindaco avrebbe aperto ogni armadio per smascherare tutte le malefatte della passata amministrazione. 
 
Purtroppo il caso ha voluto che Ruspolini Sindaco non lo diventasse e invece  sprofondasse comodo comodo dentro alla poltrona di Vicesindaco grazie ai provvidenziali apparentamenti! 

Ma questo non ha fermato il prode Leghista, il quale, Kodak alla mano, ha iniziato a fare foto prima ai magazzini comunali denunciando il disordine degli stessi poi ancora fotografando  le inutilizzate motociclette della Polizia Municipale ( peraltro incautamente acquistate da Ruggiano nella precedente amministrazione, però non glielo dite sennò ci resta male). 

 Votato anima e corpo al Concorsone fotografico, nonostante i mugugni e le ritrosie della sua maggioranza che, non a caso non sta spendendo una parola in difesa (d'altra parte come si fa? Bisogna capirli....) a breve, si sa, pubblicherà altre  foto. 

Tra un armadio e l' altro, per favore, qualcuno gli  ricordi il Bilancio del Comune trovato perfettamente in ordine e votato anche dai suoi consiglieri ed  il piano triennale delle opere pubbliche, tutte derivanti dai fondi reperiti dalla precedente Amministrazione, votato anche questo dai suoi Consiglieri comunali. 

Perché delle volte invece di andare a cercare l’impossibile si fa più bella figura ad essere riconoscenti di ciò che si trova, sempre mantenendo diverse le ideologie, per cercare di continuare a fare il bene per la propria città.

Partito Democratico Todi 

mercoledì 22 novembre 2017

BOCCIATA LA CONSULTA DELLE FRAZIONI !!!




Dispositivo Consiglio Comunale richiesto da noi: 

Si impegna Sindaco e Giunta a istituire, secondo le regole statuarie, la Consulta delle Frazioni, modificando lo statuto con l’inserimento di un apposito articolo, che ne stabilisca finalità e funzioni. 

I membri di una Consulta si eleggono sulla base di regole condivise stabilite dal Consiglio Comunale,  come sancito dall’articolo 46 Statuto medesimo. 


                  BOCCIATO !!!! 

Complimenti !!!

martedì 14 novembre 2017

GRAZIE PER LA FIDUCIA !




Ieri sera le democratiche ed i democratici della Direzione Comunale del PD Tuderte mi hanno indicato, alla unanimità come Segretario Comunale: voglio ringraziarli per la fiducia accordatami ed insieme a loro pure tutte e tutti gli iscritti democratici, e sono stati tanti, che hanno partecipato e reso vivo il nostro congresso.

Un affettuoso pensiero va a quanti mi hanno preceduto in questo importante ruolo dalla fondazione del PD in avanti, a tutti i membri delle Direzioni Comunali che si sono susseguite nel tempo, dei Consigli Comunali, delle Liste per le elezioni, delle Dirigenze Provinciali e Regionali di Partito e delle Rappresentanze Istituzionali Regionali e Nazionali, i quali hanno dato sempre un grande e decisivo supporto al Partito di Todi.

Ci aspettano dei compiti tanto ardui ed impegnativi quanto entusiasmanti: quello di contrastare con una opposizione ferma e costante la maggioranza di destra al governo della Città, oltre che incapace di affrontare i complessi problemi cittadini anche a rimorchio di una trazione leghista-postfascista con chiare derive razziste; quello di costruire uno schieramento progressista che, attraverso la novità di una alleanza rivolta a tutte le espressioni riformiste, politiche e della società civile, e della definizione di una piattaforma politico-programmatica di lungo periodo, riconduca, per il bene della Città, le forze riformiste, il centrosinistra, al governo della stessa. 

Il vento deve cambiare e noi dobbiamo farlo cambiare, mettendo al servizio della Città la nostra comunità, un partito radicato nel territorio e capace di ascoltare le istanze partecipative dei cittadini, una squadra affidabile, vitale e plurale, che privilegi il lavoro di gruppo e sia capace di un impegno politico forte e costante.

Per tutto ciò, per individuare insieme il programma di lavoro a breve ed a lunga scadenza del PD Tuderte convocherò nei prossimi giorni la Direzione. 

Buon lavoro a tutti noi.

TODINFORMA INTERVISTA VALENTINI, ECCO IL LINK !




venerdì 10 novembre 2017

COMUNI A MISURA DELLA “LORO” FAMIGLIA.



Leggo molto incuriosita il post su Facebook, del Popolo della Famiglia Todi” e condiviso dall’Assessora in carica Alessia Marta intitolato “Comuni a misura di famiglia”.

Ho pensato che fosse stato scritto proprio da Lei, per giustificare in qualche modo la presa in giro offerta alle famiglie per quanto riguarda l’agevolazione della Tari solo per quelle numerose e non in base al reddito.

Mi sbagliavo. 

L’articolo in questione viene scritto da parte dell’ANFN Umbria (associazione  nazionale famiglie numerose) per la precisione dai Sign. Vincenzo e Sarah Aquino, i quali prendono le parti dell’operato dell’Assessora e anche le Sue difese “ … ben venga anche la discussione su eventuali azioni correttive, purché questa si sviluppi secondo i termini concreti e propositivi e non sfoci in illazioni, ricostruzioni fantastiche o sterili attacchi personali….(Cit.)”

 Dopo le polemiche dei giorni scorsi si presumeva da parte dell'Assessora, una risposta, un dialogo, una reazione, un segno, un minimo di orgoglio sul proprio operato e sulle proprie scelte … e invece il nulla… il silenzio totale. Anzi no, peggio…. un post a sua difesa da altre persone. 

Nell’ultima parte del post in questione viene scritta e citata , per l’ennesima volta fino alla nausea, lo slogan che sembra andar più di moda negli ultimi mesi: “FAR DIVENTARE TODI SEMPRE PIU’ UNA CITTA’ A MISURA DI FAMIGLIA”.

Basta, basta, basta….. non se ne può più! 

Il Loro concetto di famiglia da quello che è emerso ultimamente a Todi è contro i gay, contro i trans, contro le coppie di fatto, contro i divorziati, contro gli atei,  contro le famiglie con meno di tre figli (sembrerebbe), contro gli immigrati, contro l’educazione affettivo-sessuale (?) e di genere (??), contro Halloween e poi ancora chissà quante ne usciranno da qui a 5 anni di amministrazione….

Il Loro concetto di famiglia si basa sull’amore, e su Dio … ora, non voglio entrare in discorsi concettuali e teorici ma penso che ogni famiglia cattolica e non, abbia un proprio amore, un proprio Dio da pregare, una propria beatitudine da condividere.

La supponenza che viene da queste persone mi terrorizza, la presa di posizione di dire che la loro famiglia è quella giusta, costringere le persone ad entrare in questo meccanismo di stereotipo di famiglia, tende a giudicare e a classificare.
Proprio per questo, credo fortemente  che chi amministra, e quindi ha anche delle responsabilità, debba svolgere il proprio ruolo tutelando e garantendo tutti nel rispetto della legge e non limitando alcuna libertà.

Elena Alcini - PD Todi - 

giovedì 9 novembre 2017

VE LO RICORDATE RUSPOLINI ?



Ve lo ricordate Ruspolini, l'odierno Vicesindaco? E chi se lo scorda? Dai toni decisi (?) preprimo turno elettorale, del tipo "Mai con Ruggiano!"; a quelli del ballottaggio, da una parte accomodanti, "Ruggiano, però, è bravo", dall'altra roboanti comizianti sulle scale del Comune, "Aprirò tutti gli armadi e dei fatti gravi commessi dalla precedente amministrazione farò un libro bianco, etc"; fino al sedere, placido e soddisfatto, nel post elezioni sulla Poltrona di Vicesindaco.                                  

Ora, che gli vada perciò riconosciuta una indubbia capacità politica mutante è un fatto, del resto in linea con quella della Lega e del Salvini. Ma adesso esagera! Perché il libro bianco si è prima trasformato in un libro in bianco, cioè senza scrittura (del resto materia non c'era) e poi in un book fotografico. Si, di quelli con gli scoop fotografici: per primo ha scoperto e fotografato i magazzini comunali!                                               

La sensazione netta è insomma che, al posto di vederlo all'opera su cose serie per il bene di Todi, ne vedremo delle belle. Sentirle no, credo non sarà ancora possibile perché, in Consiglio, non parla. Noi, però, ci teniamo così tanto alla nostra città e di conseguenza anche all'Ufficio, alla Carica che svolge (si fa sempre per dire) che ci sentiamo di darGli un consiglio: cambi registro, faccia un salto di qualità altrimenti, a Todi, si fa presto a divenire un modo di dire....

martedì 7 novembre 2017

IN SICILIA VINCE SOLO IL PARTITO DELLA ASTENSIONE !




Dei 4 milioni e seicentomila siciliani aventi diritto al voto solo il 47% è andato a votare e, per la prima volta nella Storia della Repubblica democratica nessun Partito si è avvantaggiato del clima di disaffezione dei cittadini verso la Politica.

Paradossalmente gli stessi Grillini non solo non lo intercettano ma ne sono vittime, se è vero che dal 33,6% del 2013 (con ben altre percentuali di votanti!) passano ad un risultato ben più modesto. Così riconfermandosi come Partito condannato al mai governare.

D'altra parte la stessa cosa succede nella coalizione di centrodestra, che si riprende i propri tradizionali suffragi e basta. Con Musumeci Presidente poi, considerata la maggioranza risicata in Assemblea Regionale (se ci sarà) e la presenza notevole nelle liste di pregiudicati, di parenti di pregiudicati, di parenti più o meno alla lontana di famiglie in odore di mafia, si preparano per la Sicilia 5 anni di ricatti politici, favoritismi clientelari e dispendio di risorse pubbliche, che condannerà definitivamente, nei presumibili guai giudiziari, la Sicilia alla decadenza.

Non saremmo onesti però se dicessimo che il PD esce bene da queste elezioni, pur sempre amministrative: si è determinata una evidente bocciatura, nel contesto sociale siciliano, della Giunta Crocetta, anche se è pur vero che la coalizione di centrosinistra è al 28% ed il risultato del nostro Partito sembra (perché ancora si aspettano i risultati definitivi) in linea o leggermente superiore a quello del 2012 e/o del 2013. Sbaglieremmo però se derubricassimo queste elezioni solo ad una carenza nella presenza dei leader, ad una deficienza nella coalizione (che pure c'è stata) o ad altre contingenze tattiche o strategiche perché ritengo che il vero problema che emerge e che abbiamo dinanzi a noi dem sia quello di stare di più in mezzo alla gente quotidianamente, di ascoltare i veri, reali problemi dei cittadini e di tradurli in concrete realistiche opzioni di governo. 

Noi, per questo, ci saremo. 

domenica 5 novembre 2017

TODI NON E' PIU' UNA CITTA' APERTA E SOLIDALE !




L'ordine del giorno, che impegna il Sindaco di Todi a non rinnovare progetti di accoglienza in tema di immigrazione, presentato in Consiglio da Casapound e controfirmato da Lega, FI, FdI, non può essere trattato come una qualsiasi presa di posizione politico-amministrativa.

La alzata di mano della maggioranza, il momento della votazione segnerà per sempre la Storia della nostra Città: la immagine tradizionale di una Todi accogliente e vigile, la idea coltivata in tanti anni di una comunità aperta e solidale è stata precipitata nel buco nero dell'egoismo a tutto tondo, nel cratere di una storia senza ragione né pietà, che appartiene da sempre al mondo dei cattivi maestri.

Per quanto ciò possa valere, voglio assicurare che non accetterò questa umiliante soluzione e mi batterò con ancora più forza e determinazione contro essa.

Non posso neanche accettare che una lista che si autodefinisce (in questo caso con un certo grado di amara autoironia) “Todi per la famiglia”, di matrice cattolica, per salvare la poltrona dell'assessore, chiaramente silente, disattenda le stesse radici culturali su cui afferma di fondarsi.

Non posso accettare che tutte le forze di maggioranza si appiattiscano sulle posizioni di Casapound, espresse in quel comunicato, il quale, all'interno di terminologia oscura re ridondante, può essere tranquillamente decifrato come una prima presa di posizione razzista.

Da quell'alzata di mano la pelle della Città più vivibile ed accogliente del mondo è storpiata da un tatuaggio crudele, stampato addosso come un marchio infamante. Che si può e si dovrà cambiare. 

Lavoriamoci insieme.

venerdì 3 novembre 2017

VAI ASSESSORE MARTA, SIAMO TUTTI CON TE !!!


VAI ASSESSORE MARTA, SIAMO TUTTI CON TE ... 

TRANNE RICHIEDENTI ASILO, FAMIGLIE CON MENO DI 3 FIGLI, CRISTIANI TRADIZIONALI ETC ETC 

Da questa intervista si percepisce una cosa chiara: GRANDE CONFUSIONE !

Ricordiamo tutti infatti un Perugini ( Consigliere Comunale "Todi per la famiglia") in Consiglio Comunale che prende le distanze in maniera netta e forte contro l'odg sui centri di accoglienza e POI arriva il suo Assessore di riferimento ( eletta grazie alla lista " Todi per la famiglia") e lo SMENTISCE sostenendo che il centro di accoglienza sarebbe dovuto essere già stato chiuso. 

Siamo vicini a Perugini ( l'unico ad aver dimostrato coerenza) e cosa dire se non: ah, le POLTRONE  come cambiano le persone !

Ma, come si sa, al peggio non c'è mai fine ed ecco nuovamente l'Assessore Marta che ne combina un'altra delle sue: 

AGEVOLAZIONE PER LE FAMIGLIE CON PIU DI TRE FIGLI MINORENNI !

Una azione a dir poco straordinaria, meravigliosa, unica, mai vista prima. ECCO, APPUNTO: MAI VISTA PRIMA !

Le agevolazioni quindi a Todi non le avrà più chi ha un reddito basso, evidenti problemi economici, chi non arriva a fine mese.  No signori ! 

A Todi saranno agevolate solo le famiglie che hanno più di tre figli minorenni. 

E allora le domande sorgono spontanee: 

- Ma se ad esempio quella famiglia con 3 figli minorenni ha un reddito di 200 mila euro?

- Ma perchè distinguere una famiglia con 3 figli minori da una con 2 figli minori ed uno appena maggiorenne magari all'università? 

- Ma perché escludere le famiglie con un figlio e magari forti problemi economici?

Ma perché ogni cosa fai, cara Assessora Marta, invece di guardare l'interesse dei cittadini TUTTI non fai altro che "inzeppare" ogni tuoi comunicato con la parola FAMIGLIA, come se esistessero famiglie più belle di altre ?

Tutto questo ha veramente dell'INCREDIBILE !