domenica 29 marzo 2015

LE PRIMARIE AI PRIMARI: SPOLETO (NON) DOCET


Chiarisco: non conosco nessuno dei Colleghi purtroppo interessati dalla vicenda. 

Riassumo: si fa il concorso per la Chirurgia di Spoleto e, come al solito, c’è chi vince e chi perde; la popolazione (chi?) insorge, come sembra dai media. Vuole Uno piuttosto che un Altro, raccoglie le firme e motiva pure tecnicamente il consenso. 

Senza andare nel down, nei retropensieri tra cui quello che queste cose succedono sempre a ridosso delle elezioni, mi corre l’obbligo di dire che questa nuova forma (Le Primarie dei Primari), per così dire democratica, dal basso sviluppata, presenta delle difficoltà attuative notevoli. 

Ad esempio il ginecologo lo facciamo eleggere solo dalle donne? Il geriatra dagli anziani e basta? Per l’ortopedico votano solo i fratturati? Ci sono poi questioni insormontabili: del tipo che i neonati come si fa a farli votare per il pediatra? Oppure l’anatomopatologo chi lo elegge visto che i morti raramente partecipano alle tornate elettorali? E per il neuropsichiatra ci vuole un albo a parte degli elettori? 

L’unica cosa che mi sento di sponsorizzare dell’iniziativa è sulla fortuna semantica dell’operazione: in effetti se non si fanno le Primarie per i primari, per chi si fanno? 

N.B.: ma vi rendete conto in quale condizione di scarsa serenità e tranquillità mettete TUTTI i Colleghi, che dovranno lavorare fianco a fianco in un ambiente così ipereccitato e di parte?

lunedì 16 marzo 2015

50 SFUMATURE DI NO !!!

                                              

Nel voto per l’abolizione del Senato un no misero, malmesso e con tante sfaccettature.

Quello unanimista-drammatico del Berluska: oehh! Qui votiamo tutti altrimenti mi fanno il c….

Quello riformista della Gelmini: con forte disagio e dissenso, cioè avrei detto si, se non altro perché lo avevamo già fatto.

Il no affettivo di Verdini e Fitto: solo per l’affetto che nutriamo per il Presidente (cui il fondoschiena, alle summenzionate parole, sfricolò).

Quello tragico-ricordante del Brunetta: io l’avevo detto….

Quello confuso di un simpatico Forzaitaliota: voto no contro la attuale linea politica del Partito (il top del top!!!).

No morettiano di Rotondi: avrei votato no ma voto sì perché cosi mi si nota di certo di più (si associano i 5Stelle e Fassina nella variante aventiniana).

Il no del mago Silvan, con una mano sola, di SEL: con l’altra si fanno gli esercizi per la periartrite col testo della Costituzione.

Il no a futura memoria, oggi si ma domani no (o non si sa) di Gotor: del tipo oggi è l’ultima volta ma poi vedrete, etc, etc, (ma Bersani quando se ne libera?).


Di tutto, di più e poi dice che l’antipolitica avanza! L’unica soddisfazione è che, abolito il Senato, almeno per un fatto meramente statistico, di queste scempiaggini ce ne dovremo gustare di meno.

c.v.

IL RIFORMISMO PER L'UMBRIA E PER L'ITALIA





domenica 8 marzo 2015

LA MALEDIZIONE DI VERONICA

   
                                                        

Non è vero che in Forza Italia tutti divergono su tutto. 

Su una questione sono tutti, invece d’accordo: QUELLO è fuori di testa, è arrivato-arrivato; come disse appunto Veronica anni fa, aggiungendo “portatelo subito da uno molto bravo se siete ancora in tempo”.

I seguaci (si dice tanto per non perdere il filo), in realtà divergono sul come (non) affrontare il problema: nel cerchio magico si fa sfoggio di un atteggiamento del tipo qua non succede mai niente; i Fittiani stanno da tempo dall’avvocato a preparare le carte non si sa de che, ma certo nulla di buono; I Verdiniani si danno di gomito, fanno l’occhietto e aspettano tempi  renziani migliori; l’unico che fa finta di soffrire è Alfano e questo la dice lunga  a che punto di non ritorno si è arrivati.

E QUELLO?

 Solo pelirio (volevo, giustamente, scrivere con la d, ma il tasto si rifiuta e dice che, così, è più appropriato) delirante. Percezione della realtà che lo circonda azzerata ai minimi storici ed è meglio così. Almeno non soffre. Perché al di là delle paturnie dei sottoposti, dei quali a dir la verità non gliene è mai fregato nulla, ciò che lo manderebbe di sicuro in depressione è un’altra cosa: la indifferenza sprezzante, la noncuranza cinica con cui gli altri partiti e i media trattano le sue penose vicende. 

Tutto il circo Barnum della informazione, da sempre concentrato sui suoi minimi sospiri, ora lo tratta con la sufficienza che si riserva di solito a quelli che sbroccano.

Anche questo aveva detto Veronica. 

Certo che le donne son streghe!

domenica 1 marzo 2015

LE PERLINE DEL SALVINI-DAY

RICEVO E PUBBLICO:






-Alfano tenuto lontano dalla gestione dell’ordine pubblico: tutto bene perciò. Punto chiarito.

- Anche Marino invitato fuori Roma per un importante (sic!) convegno da quel furbone di Renzi. Tutto bene, funziona. Chiarito.

- Salvini = Mussolini. E con Putin e la Russia stavolta che si fa? Mica li si può reinvadere? Non chiarito.

- Abbasso l’Europa, via dall’Europa: e ‘sta storia che Salvini ncevamai, becca lautissimo stipendio e la sputtana pure. Non chiarito.

- Striscione “Berlusconi uomo defunto”? Speriamo solo politicamente. Per una volta d’accordo. Chiarito.

- I giovani trattoristi leghisti, quelli nerboruti accatenati di CasaPound, quelli Larusssiani (con tre esse pare) accolti con tutti gli onori in piazza e fatti parlare dal palco (forse era meglio di no), quelli fighettoni di Forza Italia cacciati e derisi. Chiarito ma non si fa.

- Bandiere nel cielo di Roma. Di tutto di più: veterocomuniste, anarchiche (che tenerezza!), antifasciste di ordinanza, quelle che quando c’era il duce carolei (anzi corovoi), leghiste, Effediiste, della Russia, del leone di S.Marco, quelle che hanno sbagliato di certo manifestazione come dei Catacumenali. Come pout pourri di colori nulla da dire, efficaci. Tanto Roma ne ha viste di peggio. Passerà. Come sempre.

- Unica grande innovazione programmatica strategica progettuale esposta applicata verificata apprezzata: le barriere montabili, studiate dalla nostra Polizia, alte due metri, che hanno finalmente impedito ogni contatto tra scalmanati e coglioni. Se si va avanti cosi serviranno e di molto ancora. Chiarito.


- Avvertita assenza penta stellati: nessuna preoccupazione, recupereranno di sicuro.