sabato 17 gennaio 2015

STORIE DI DONNE




Avis Todi c’è ! con più di 1200 Iscritti,quasi 1.000 donazioni all’anno.


Neutro Blues M.A.C. c’è! 


Con gli arrangiamenti del maestro Sergio Lupattelli, batteria, percussioni, basso, 2 chitarre, 3 tastiere, una sezione di 6 fiati, 2 voci femminili, 2 voci maschili ..... e, gentili ospiti, un quartetto di archi. Nel 30° anno dalla sua nascita, radicato nella sua storia, eppure sempre nuovo, mai ripetitivo .



E ci sono anche il mago illusionista Andrea Paris, i ballerini della Scuola di danza coreutica “sporting dance” di Raffaella Pazzaglia con le coreografie di Bianca Verdirosi.


Paolo Gagliardini c’è! 


Per conto di Avis Todi e grazie all’Amministrazione Comunale ,con il patrocinio della Regione Umbria , ad orchestrare la loro arte il 17 e 18 Gennaio 2015 al Teatro Comunale di Todi, nell’evento che è ormai un classico delle proposte artistico-culturali tuderti giunto, quest’anno, alla 18° edizione ( 1988- 2015).



Tutti insieme per raccontare alcune “Storie di Donne”, questo il titolo dello spettacolo che, sfidando ogni reto- rica, ci accompagnerà in un viaggio per omaggiare le donne, le loro vite, le loro storie, la loro poliedricità e le loro contraddizioni. Gli uomini le pensano sante o puttane, determinate o fragili, frivole o impegnate, spiriti liberi o crocerossine, mogli, madri, amanti, ma loro stupiscono sempre e sempre dimostrano che una cate- goria non è abbastanza per contenere il loro mondo.




Diderot diceva che " quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno e asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle...” e certamente questo faranno i musicisti con i loro strumenti e i ballerini con le loro scarpette per raccontare con poesia e passione l’universo femminile, ciò che più al mondo è stato ed è, amato e insieme violato, celebrato e atterrito, esaltato e sopraffatto.



Una buona opportunità per le donne, per ricordare che, insieme alla fatica di esserlo, c’è un privilegio: il fascino impagabile di vivere la straordinaria avventura della femminilità.
È un appuntamento imperdibile per gli uomini, per farsi ammaliare una volta in più dall’insondabile mistero che ogni donna porta con sé. Senza sperare di scioglierlo tale mistero, che le donne, come diceva Oscar Wilde “sono fatte per essere amate, non per essere capite”!


E per tutti, certamente, un’occasione per godere di un grande show, sostenendo una causa importante come quella della raccolta sangue e, perché no, per pensare che c’è una prima volta per donare.

Sandra Sarti

Gli spettacoli : 

TEATRO COMUNALE DI TODI SABATO 17 GENNAIO ORE 21,15 DOMENICA 18 GENNAIO ORE 17,30


DA GIOVEDÌ 14 VENDITA BIGLIETTI ALL’ INTERNO DELLA BIGLIETTERIA DEL TEATRO CON QUESTA CADENZA:

giovedì 15 dalle 15,00 all 19,30
venerdì 16 dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,30

sabato 17 dalle 10,00 alle13,00 e dalle 15,00 fino inzio spettacolo (21,15) domenica 18 dalle 15,00 fino inzio spettacolo ( 17,30) 

domenica 11 gennaio 2015

COMBATTERE L'ISLAM? CHERCHONS LE FEMME




Infinite le reazioni all’attentato di Parigi delle Teste Pen(s)ose. 

Per fare qualche esempio: 

-le Teste , con elmetto incorporato, di dx: “siamo in guerra e guerra sia” 

-le Teste ciondolone di sx: “certo condannarli questi qua….ma anche gli altri…. (gli altri chi?)” 

-le teste buontempone dei radicalchic (tra un bicchiere di Chianti e un collegamento con Radio Cuba scopo salute lider maximo): “c’è qualcosa sotto –ndr, è sempre la CIA- e poi cui prodest? –arindr, leggi Amerikani” 

-la testa di quellichencesopiùlemezzestagggioni (qui il campionario è sterminato): “è colpa nostra (maddechì?)”/”Il Papa sbaglia”/”Pace, pace, pace”/”Si, ma con la Libia come si fa?”/”Arfano è coglione”(come sparà all’ambulanza)/”Visto la Siria!?”/”Putin che uomo!”/E così via. 

Di analisi con dati neanche l’ombra.

 Io, da sempre testa di…., ma libera, faccio una premessa, porto uno straccetto di riflessione che più semplice non si può e, infine dò una ricetta prepolitica culturale. 

Premessa. 

Smettiamola di fare gli stronzi dileggiando le Forze dell’Ordine e le Istituzioni! Pungoliamoli ma lasciamoli lavorare su nuove leggi fornite di più risorse e più incisive. E stiamo uniti, lontani dagli slogan di Pace e Guerra (a parte che le Crociate non sono poi state certo un successone). 

Analisi di un dato di fatto storico. La religione maomettana porta con sé due regole deostruenti. 

La prima è che l’obiettivo della crescita esponenziale della società mussulmana è strettamente collegato con l’instaurazione di un potere politico-amministrativo fortemente intriso di religiosità, la famosa teocrazia in cui di democratico c’è poco o nulla. 

La seconda è la negligenza del 51% degli esseri umani, la donna, emarginata e privata di qualsivoglia dignità. Il combinato-disposto di queste due ha fatto sì che la civiltà araba, al vertice mondiale prima di Maometto, dopo, di fatto non si sia più sviluppata. D’altra parte come ci si può sviluppare se si rinuncia all’apporto di metà società? 

Un altro dato di fatto. E’ innegabile che solo l’intervento amerikano ha salvato migliaia di curdi cristiani. 

Ancora uno. La Francia, storicamente, ha contatti strettissimi con quel mondo; li ha invasi, poi coccolati (Khomeini docet) e integrati (con regolare stipendio ai nullafacenti). Oggi in casa se ne ritrova 10 milioni, una moschea in ogni paese, un problema immenso per il quale sarebbe ingiusto non darle una mano, come Italiani e come Europei. 

Ricetta. 

Noi questa battaglia non la vinciamo se non aiutiamo le donne arabe a liberarsi del giogo che le opprime. Con interventi legislativi mirati, con campagne politiche, nei media, con interventi nella vita di ogni giorno: per le bambine, per le adolescenti, per le donne mature costruiamo un sistema di ascolto e di proposta che le faccia prendere coscienza e conoscenza dei loro sacrosanti diritti di donne e di madri. 

Mi rivolgo alle donne di sx in primis che vedo prese da una strana apatia rispetto a questo tema: suvvia, un girotondo, una manifestazione, una sollecitazione nelle scuole, un gruppo su fb! 

Ecchecavolo!